GROSSETO – Dopo il successo della Prima Edizione del Concorso, realizzata a Massa Marittima nel 2010, l’evento promosso dall’Unione Italiana Ciechi e dall’Associazione Artaltro è stato accolto all’interno del circuito provinciale delle iniziative legate alla manifestazione La Città Visibile, organizzata dalla Fondazione Grosseto Cultura e dal Comune di Grosseto. Le opere selezionate dal Concorso verranno quindi esposte a Massa Marittima, come nell’edizione 2010, e successivamente anche a Grosseto (in tre sedi: Museo Archeologico, Chiesa dei Bigi e Camera di Commercio) e Firenze. Il bando, reperibile integralmente sul sito www.fondazionegrossetocultura.it e www.artaltro.it , scade il 30 settembre 2013. Possono partecipare le persone non vedenti e ipovedenti, ma è prevista anche una sezione “letteraria” aperta a tutti. L’iscrizione è gratuita e sono previsti premi per complessivi 3000 euro.
In un mondo sempre più dominato dai messaggi visivi, il concorso Sensi dell’Arte lancia una sfida: cosa ci impedisce di apprezzare, produrre, vivere l’arte anche con gli altri sensi, partecipando insieme, da vicino, all’esperienza di chi proprio non vede? Art Senses parte proprio da qui, e invita tutti a esplorare “altri” modi di sperimentare la realtà creativa. Per la seconda edizione della Mostra-concorso I Sensi Dell’Arte si invitano le persone portatrici di un deficit visivo, italiane e straniere, a partecipare realizzando opere con tecniche eterogenee: dalle tecniche pittoriche e plastiche alle tecniche miste che coinvolgono una pluralità di linguaggi, anche uditivi, per raggiungere un’espressione multisensoriale. Per la prima volta vengono ammessi anche frasi, composizioni poetiche, aforismi, slogan, ogni altro pensiero sintetico che sappia esprimere il significato dei “Sensi dell’arte”, in lingua italiana o inglese, composti sia da persone vedenti, sia dagli stessi non vedenti.
La Mostra-concorso intende valorizzare i lavori pensati come azione che dà un senso ai materiali e ai diversi linguaggi, attraverso la creazione intima ed espressiva di “altri occhi” e la relazione sociale. L’esperienza multisensoriale e linguistica viene così a rappresentare l’accesso alla creatività dell’artista non vedente e alla sensibilità di chi, vedente, vi partecipa in modo empatico.