ARCIDOSSO – “Le fusioni sono processi positivi, ma non si possono fare senza il necessario consenso. I sindaci hanno manifestato perplessità sulla proposta di legge. Aspettiamo le decisioni dei consigli comunali e poi faremo le nostre valutazioni”.
Lo ha dichiarato il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Manneschi (Idv), al termine dell’incontro con la giunta ed il consiglio dell’Unione dei Comuni montani dell’Amiata grossetana, nella sede di San Lorenzo ad Arcidosso. La proposta di legge sulla fusione dei comuni di Arcidosso e Castel del Piano, presentata dai consiglieri regionali Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri (Più Toscana), ed il relativo referendum consultivo, hanno spinto l’Unione a chiedere di fare il punto sulla questione. La Giunta, composta, dagli otto sindaci dei comuni di Castel del Piano, Cinigiano, Roccalbegna, Castell’Azzara, Arcidosso, Santa Fiora, Semproniano, Seggiano ed il Consiglio dell’Unione (erano presenti sedici consiglieri su ventiquattro) ha sollevato alcune questioni sul progetto di fusione.
“Si vuole forzare un processo, che vorremmo gestire in modo diverso – ha detto il presidente dell’Unione dei comuni montani dell’Amiata, Franco Ulivieri – L’Unione sta raggiungendo risultati importanti, grazie ad un percorso condiviso, che ha bisogno di un’identità istituzionale forte”. “Non vogliamo difendere un orticello, tanto meno le poltrone, visto che sei comuni andranno ad elezioni – ha aggiunto il sindaco di Arcidosso, Emilio Landi – Questa fase non consente di accelerare. Castel del Piano ed Arcidosso sono garanzia di un equilibrio territoriale, importante per un’operazione che abbia il senso istituzionale più ampio possibile”
“I cittadini chiedono servizi efficienti e di qualità – ha rilevato Claudio Franci, sindaco di Castel del Piano – I municipi rappresentano una presenza istituzionale importante su un territorio vastissimo, a rischio di abbandono”.
“Il quadro istituzionale è in profonda evoluzione – ha osservato Marco Spinelli (Pd) – Una discussione politica è necessaria, ma va sviluppato un ragionamento generale e complessivo”.
“Il parere dei consigli comunali è un passaggio indispensabile per andare avanti – ha sottolineato Lucia Matergi (Pd) – E’ un elemento di garanzia e sicurezza per tutti, entro un riassetto istituzionale più complessivo”.
Hanno partecipato all’incontro il vicepresidente della commissione Alessandro Antichi (Pdl), i consiglieri Gabriele Chiurli (gruppo Misto), Vanessa Boretti e Lucia De Robertis (Pd).