FIRENZE – Mattinata di lavoro tutta dedicata alla Mabro oggi nella sede della giunta regionale. Il presidente Enrico Rossi ha incontrato Maurizio Santoro, nuovo amministratore delegato, segnalato dagli advisor di Cross Border e nominato dal consiglio di amministrazione di Abbigliamento Grosseto. Il presidente era accompagnato dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini. Hanno partecipato all’incontro anche gli assessori al Comune e alla Provincia di Grosseto Emanuel Cerciello e Gianfranco Chelini. L’incontro del presidente Rossi con il nuovo amministratore delegato è stato cordiale. Maurizio Santoro ha assicurato il proprio impegno per trovare una soluzione che consenta di uscire dallo stallo attuale e che permetta all’azienda di rispondere agli ordini produttivi, che ammonterebbero a un valore di oltre 800 mila euro. L’amministratore delegato ha anche nuovamente confermato a presidente e amministratori le potenzialità dell’azienda, che per qualità del prodotto e know out, ha affermato, ha ancora mercato.
Successivamente presidente e amministratori hanno incontrato le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil. «Si rileva che non si sono ancora avute dalla proprietà risposte chiare né sulla volontà di procedere al pagamento dei salari arretrati né sulla volontà di presentare entro il 30 giugno al Tribunale di Grosseto, così come concordato dal precedente amministratore delegato Barontini con istituzioni e sindacati stessi, la richiesta per la “Prodi bis”, che prevede la continuità produttiva e la ricerca di un nuovo imprenditore tramite procedura concorsuale». Istituzioni e sindacati ribadiscono la necessità del mantenimento della continuità produttiva. Ciò deve avvenire attraverso l’immediata corresponsione degli stipendi arretrati alle lavoratrici della Mabro, la maggior parte delle quali non li riscuote da metà dello scorso mese di gennaio. Questa è la condizione minima perchè in azienda si possa creare un clima che consenta di mantenere la necessaria continuità produttiva.
Istituzioni e sindacati, inoltre, insistono sulla necessità che siano rispettati gli impegni presi dal precedente amministratore delegato di presentare entro il 30 giugno la richiesta per la “Prodi bis”. Al momento, infatti, questa soluzione appare la più trasparente e funzionale alla individuazione di una nuova proprietà, che sia in grado di mettere in campo capitali, processi organizzativi e tutto quanto è necessario per il rilancio dell’azienda. «La vicenda Mabro – hanno convenuto i rappresentanti istituzionali e sindacali – appare emblematica. Mentre tutti dichiarano che in azienda continuano ad esistere le potenzialità produttive per proseguire e rilanciare l’attività, dopo ben 7 anni di tentativi si deve purtroppo registrare la mancanza di un imprenditore che voglia affrontare il rischio di impresa e mettere a disposizione i capitali che, anche con eventuali ristrutturazioni, consentirebbero all’azienda di avere un futuro, di mantenere a Grosseto un presidio produttivo fondamentale e di intraprendere un rapporto corretto con le maestranze».
«Qualora questo imprenditore si presentasse, la Regione – si è concluso – sarebbe disponibile come sempre è accaduto a mettere in campo tutti gli strumenti di supporto a disposizione: incentivi alle assunzioni, a percorsi di formazione, per lo sviluppo tecnologico e l’innovazione». La Regione, infine, sollecita l’amministratore delegato ad incontrare quanto prima le organizzazioni sindacali. Istituzioni e sindacati ritengono che nelle prossime due settimane ci saranno gli elementi per valutare le reali intenzioni della proprietà e per poter assumere, rispetto all’evoluzione della vicenda, le necessarie determinazioni. Per questo si sono date appuntamento prima del 30 giugno, data di scadenza dei termini per la “Prodi bis”. Il presidente della Regione, inoltre, si è detto disponibile a tornare a Grosseto per un ulteriore confronto qualora le organizzazioni sindacali lo ritengano necessario.