GROSSETO – Dal 18 giugno la vota per chi ha un animale domestico saà più semplice. La legge concede in fatti il diritto ai proprietari di vivere con i propri pet nei condomini. Nei regolamenti di condominio, precisa la Lav, «non potranno essere inserite, né ritenute più valide, disposizioni volte a limitare la libertà, valore peraltro costituzionalmente protetto, di vivere con un animale familiare. La norma si applica a cani e gatti e a tutti gli animali domestici come conigli, galline, etc.nel rispetto della normativa vigente. La nuova norma va a incidere sui regolamenti esistenti di natura contrattuale e assembleare facendo cadere tutte le limitazioni o divieti al possesso di animali domestici. La nuova legge di fatto autorizza l’uso delle parti condominiali comuni. Sono sanzionabili, però, le condotte che provocano il deterioramento, la distruzione, o che deturpano o imbrattano cose mobili o immobili altrui».
Oltre agli animali domestici, la legge vieta di «catturare e allontanare le colonie feline dalle aree condominiali, a meno che non si tratti di interventi sanitari o di soccorso motivati. Nel contratto d’affitto (atto di natura privata), purtroppo il locatario può inserire una clausola di divieto che una volta sottoscritto il contratto è vincolante» prosegue la Lav che chiarisce: «La portata di questa riforma è rilevante se pensiamo che la metà delle famiglie italiane, il 55,3%, ha in casa uno o più animali domestici, un dato in netta crescita rispetto al 2012 quando la percentuale si attestava al 41,7% (+13,6). L’animale più diffuso nelle case degli italiani è il cane, presente nelle dimore del 55,6% degli italiani, seguito dal gatto (49,7%), dai pesci (9,7%), dai volatili (9%), dalle tartarughe (7,9%), dai conigli (5,3%), dai criceti (4,6%), dai rettili (1,1%), fino ad arrivare aglianimali esotici (0,8%)».
La Lav propone poi a tutti di firmare la petizione contro l’abbandono degli animali (QUI).