ALBINIA – «Non è stato effettuato alcun intervento di ripristino da parte del comune» sul piano terra della scuola di Albinia. Chiara Piccini, consigliere di Oltre il Polo ha presentato una interrogazione al sindaco di Orbetello, Monica Paffetti, sullo stato in cui versa la scuola di Albinia, stato che, secondo la Piuccini potrebbe aver anche causato, l’8 giugno scorso, «un guasto all’impianto elettrico di tutto lo stabile, con fuoriuscita di fumo dalle prese di corrente delle aule dove si trovavano gli alunni e con danneggiamento di due lavagne multimediali, due computer, una fotocopiatrice ed il centralino del telefono.» . «Il piano terra dello stabile è inutilizzato, tanto che tutte le attività scolastiche e amministrative sono state, obtorto collo, trasferite al primo piano, con notevoli disagi sia per gli alunni che per il personale insegnante e di segreteria – prosegu Piccini – . Ciò dipende dal fatto che dopo gli eventi alluvionali non è stato effettuato alcun intervento di ripristino da parte del competente ente comunale, anzi il Comune non ha neanche provveduto alla necessaria pulizia dei locali, “costringendo” le insegnanti ed i genitori a organizzare da soli i primi interventi urgenti di rimozione, almeno, del fango, nonché la tinteggiatura delle aule del primo piano».
«La forzata inutilizzabilità dei locali – sottolinea il consigliere di Oltre il Polo – impedisce lo svolgimento pieno e completo delle attività didattiche, ivi comprese quelle legate a tutti i materiali donati a seguito dell’alluvione, i quali addirittura dovranno essere collocati, si spera temporaneamente, presso altro luogo. La situazione non è certo migliore per gli alunni delle scuole elementari. Anzi. Non solo lo stabile è completamente inagibile, con conseguente spostamento dei bambini presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Albinia ma vi sono problemi anche per le attività didattiche di questi ultimi e dove la mensa viene fatta nella stessa aula e sugli stessi banchi su cui fanno attività didattica».
«Inoltre l’aula multimediale, sita appunto nei locali dell’istituto Commerciale, ma destinata agli alunni della Scuola Elementare, non è stata fornita, nonostante le promesse dell’Amministrazione, dei “semplici” collegamenti alla rete elettrica e alla Rete Internet necessari per essere funzionante, con il risultato che i computer donati da un istituto bancario giacciono ancora oggi imballati. Infine – conclude Piccini – nella “abbandonata” scuola elementare si trova una lavagna con video proiettore che dovrebbe essere smontata e riutilizzata. Più volte ciò è stato sollecitato, ma inutilmente.