FIRENZE – «Carissimi imprenditori, vi devo anche qualche spiegazione: la mia sfuriata di Grosseto forse dipende da troppo amore, perché il furore è il sentimento che nasce da ciò che si ama, e io amo il lavoro e l’industria». Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, rivolgendosi alla platea dell’assemblea di Confindustria Firenze. Rossi ha fatto così riferimento al suo sfogo rabbioso della settimana scorsa contro gli imprenditori toscani, apostrofati come ‘padroni’ e accusati di pensare solo alla rendita, quando le rsu della Cgil lo avevano contestato nel corso di un incontro a Grosseto sulla crisi della ex Mabro, azienda di abbigliamento in forte difficoltà anche dopo recenti tentativi di rilancio.
Parlando dell’economia regionale, il governatore ha ricordato che «qualche elemento di non sconforto ce l’abbiamo: un’impresa che ha combattuto e lottato, l’export toscano in testa alle classifiche anche al netto dell’oro di Arezzo, il turismo che tiene nelle città d’arte e che sopravanza il dato nazionale. Ma certo non si può essere soddisfatti. Siamo in un quadro di grandissima crisi, c’e’ un aumento della disoccupazione, e ancora non siamo all’altezza di quel dinamismo, di quella svolta che sentiamo il bisogno di imprimere».