FOLLONICA – Sull’inceneritore di Scarlino torna a intervenire il Movimento 5 Stelle che rifacendosi all’intervento del capogruppo follonichese del Pd Francesco De Luca, afferma riguardo all’auspicio di dimettere i vecchi inceneritori «i dirigenti regionali e provinciali sono di ben altra idea. I Rossi, le Bramenrini, le Pinzuti e i Marras vanno per la loro strada che si chiama incenerimento. Niente Rifiuti Zero, si brucia, senza se e senza ma! De Luca dovrebbe riflettere sull’incoerenza di questa giunta che fa i ricorsi contro l’inceneritore, ma poi non estende, come promesso, la raccolta differenziata porta a porta a tutta la città e firma tutto il firmabile per far produrre nell’impianto delle Strillaie il CDR che ci avvelenerà e distruggerà la nostra economia. Dottor Jekyll e Mr. Hyde appunto. O, in parole povere, il solito doppiogioco del PD locale per prendere qualche voto».
Il Movimento torna poi sulle dichiarazioni successive alla fuoriuscita «Mentre il sindaco Bizzarri ha fatto sentire forte la sua indignazione per essere stato avvertito con colpevole ritardo, non ci sembra di aver letto nelle sue parole la preoccupazione e la rabbia per il pericolo corso dalla popolazione durante l’evento; anzi, dopo una iniziale posizione irritata, il documento termina con l’auspicio, neanche troppo velato, che l’attività riprenda prontamente, ricalcando praticamente il documento della provincia che, nel chiedere delucidazioni sull’accaduto, auspica la rimozione della cause per poter consentire di far riavviare l’attività quanto prima».
«Tra le varie voci stona nettamente la posizione del PDL Scarlinese che, cercando di abbassare i toni della preoccupazione, invita a non fare “allarmismi inutili” contando sulle attenzioni e sull’impegno che Scarlino Energia profonde nella gestione della combustione dei Rifiuti Solidi Urbani – prosegue il M5S -. Ma se la voce del PDL può sembrare essere fuori dal coro, decisamente assordante è il silenzio degli operai e degli impiegati della zona industriale. Se è minimamente condivisibile il silenzio delle maestranze di Scarlino Energia che pensano di difendere, anche con la propria salute, il loro posto di lavoro, decisamente incomprensibile ci risulta il silenzio delle direzioni e degli impiegati delle altre aziende quasi ci fosse un accordo di non belligeranza fra le varie attività. Comunque il silenzio più fragoroso è quello dei sindacati che in questa occasione hanno evitato di commentare e chiedere assicurazioni per i loro rappresentati, per i cittadini e per se stessi».