MONTE ARGENTARIO – Non sappiamo se «l’ostilità verso la lista Sandrelli si sia tramutata in vantaggio elettorale verso la lista Cerulli, che comunque ha aumentato il numero dei voti in termini assoluti – afferma Gian Luca Gozzo coordinatore di ArgentarioL@b rispondendo a Sel – bastava essere un po’ più attenti nel leggere che la richiesta di dimissioni non è legata alla sconfitta elettorale, che dipende da tutt’altre questioni: metodo di scelta del candidato e con troppo ritardo, eccessiva divisione dell’opposizione negli anni passati, mancato accordo con altre forze politiche».
«Su quest’ultimo motivo – prosegue Gozzo – Sel potrebbe anche spiegarci il perché, se si è sentita oggetto di discriminazioni, non ha condannato, in tempi meno sospetti, il pregiudizio nei confronti di possibili alleati, cosa che sta alla base della mancata alleanza più ampia. E perché la candidatura a sindaco di Sabatini voleva essere imposta solo dopo la scelta di Sandrelli».
«Ma tant’è. Si preferisce cercare cosiddette “incoerenze”, come quella del programma della lista Argentario Adesso al Futuro che prevede il recupero dell’abusivismo edilizio – sottolinea Gozzo -; concetto uguale uguale al “Progetto di recupero per le aree già soggette al fenomeno dell’abusivismo edilizio” del programma del 2008 della lista civica di Mauro Schiano, sostenuta e partecipata dall’allora candidato a consigliere comunale, oggi vicepresidente della provincia. Che fa ora Sel: chiede le dimissioni a Sabatini?»