GROSSETO – Trasporto pubblico e modifiche alle linee urbane. Dopo le richieste del sonsigliere comunale del Pdl Luca Agresti arriva la replica dell’assessore Arsenio Carosi.
«Quella relativa alla linea 8 della Tiemme è stata una scelta obbligata a carattere sperimentale che avrà effetti di breve durata. Una scelta resa indifferibile dai pesanti tagli nei trasferimenti di risorse dedicate, in particolare di quelle nazionali, che hanno portato il Comune, dapprima ad elevare la sua compartecipazione da 330 a 500mila euro ed ora a dover fronteggiare un ulteriore incremento del 10% dovuto all’IVA sulla medesima compartecipazione, mai corrisposto in precedenza. Elementi che hanno imposto, in questa fase di difficoltà di bilancio, la rimodulazione del servizio del trasporto come di altri servizi. Sanno tutti che analoga difficoltà hanno incontrato tutte le altre città d’Italia, con effetti e misure d’intervento che sono sulle cronache da tempo e che hanno creato disagi e rarefazione del servizio di ben altro spessore».
«Non ingannino nemmeno gli avanzi di amministrazione del bilancio consuntivo approvato alcuni giorni fa e che qualcuno pensa si possano utilizzare a piacimento; si tratta di avanzi di parte capitale a destinazione vincolata, non utilizzabili per la spesa corrente. Nelle sue scelte il Comune e la Tiemme non hanno inteso penalizzare una parte della città. Le sofferte decisioni riflettono la situazione del trasporto urbano poco frequentato a partire proprio dal numero dei viaggiatori interessati, specie nel periodo estivo nel quale verrà non a caso effettuata la sperimentazione, quando la città è solita svuotarsi e i fruitori si riducono ulteriormente».
«A Grosseto si utilizza il mezzo pubblico meno di ogni altro capoluogo di provincia della Toscana. I ricavi dell’attività sono intorno al 18% della spesa, anche a causa del blocco delle tariffe voluto per favorirne l’utilizzo. La facilità di traffico urbano e il contenuto costo dei parcheggi in ogni zona della città incentivano l’uso del mezzo privato, cosicché non sono poche le rimostranze di quanti osservano la scarso uso del mezzo pubblico e il girare a vuoto degli autobus».
«Proprio per questa situazione, il Comune ha approntato un nuovo piano del traffico che velocizzerà e renderà più efficienti gli spostamenti negli autobus di città. Il nuovo piano è già inserito nella gara unica regionale che si confida possa essere completata a fine anno, nell’ambito della quale il Comune eleverà ulteriormente la sua compartecipazione alle spese da 500 a 820 mila euro. I ritardi nell’espletamento del bando, in parte dovuti alle lungaggini nella emissione di un DPCM con il quale dare certezze di copertura al servizio che aveva disposto il Governo Monti, combinati con la già intervenuta riduzione delle disponibilità finanziarie, ha quindi imposto un temporaneo contenimento della spesa, in attesa di poter rafforzare il servizio di trasporto, anche nella zona della Cittadella».
«Va detto che la Cittadella non verrà interamente sguarnita del servizio di trasporto urbano. Il Comune sta anche pensando a servizi sostitutivi che permettano una maggiore copertura della domanda laddove questa si presenta più debole o dove non è attualmente servita, come ad esempio, nell’area urbana di nuova costruzione retrostante il Pizzetti. L’idea è quella di rendere disponibili servizi sperimentali a chiamata e utilizzando mezzi leggeri, in modo da ridurre l’impegno finanziario.
Al termine dell’estate verrà effettuata una verifica della sperimentazione che ora si avvia e sarà ritarato il servizio in modo da creare le minori difficoltà ai cittadini, in attesa che si completino le operazioni di gara del bando regionale».