GROSSETO – «Nessuno scontro fra me e Leonardo Marras ma sembra evidente che il presidente non abbia ben compreso il senso della discussione avvenuta nell’ultima direzione provinciale del partito che chiedeva, legittimamente, una riflessione sui rapporti con gli alleati. Una discussione sui cui esiti si può essere non d’accordo ma che è avvenuta all’interno del massimo organismo provinciale del partito democratico». Così il segretario provinciale del Pd Barbara Pinzuti, risponde al presidente della Provincia Leonardo Marras.
«Non nascondo, né nego, la presenza e il ruolo delle correnti (anche se espressione talvolta di forti personalità più che di istanze politiche) ma oggi emerge con maggiore forza, proprio in virtù della fase particolarmente difficile che stiamo attraversando, la necessità di rispondere a questa frammentazione con l’unico antidoto che il nostro partito conosce – prosegue Pinzuti -: il confronto aperto e franco all’interno degli organismi dirigenti. Ricondurre ogni discussione ad una partita a risiko fra ‘bande’ produce l’effetto, pur involontario, di legittimarle e rafforzarle. Non é mai stato inoltre nelle intenzioni del Pd attaccare l’amministrazione provinciale. Occorre segnalare però che le evidenti e scomposte reazioni, ed il fuoco di fila nei confronti miei e del partito, provocate da questo profondo malinteso, dimostrino come siano forti le resistenze di chi, acquisita una posizione, sia più preoccupato di perderla che di affrontare una sana e serena discussione con umiltà e spirito di servizio».
«La direzione ha chiesto di verificare se gli assetti di governo dell’amministrazione provinciale siano o meno coerenti con l’effettivo peso delle forze politiche. E di questo ci si stupisce che ci si stupisca – precisa Pinzuti -. Tutte le giunte, compresa quella provinciale, che non risale certo al secolo scorso, nascono (ed é giusto che sia così in una democrazia rappresentativa) sulla base del consenso che i cittadini accordano e ciascuna forza politica, e non certo, almeno a me non risulta, sulla base di un concorso pubblico. Poi i partiti mettono a disposizione delle amministrazioni gli uomini e le donne più competenti e adatti a rappresentare e concretizzare indirizzi e progetti. Dunque verificare la sussistenza e l’adeguatezza del criterio della rappresentanza politica di un organo di governo dei cittadini è quanto mai legittimo ed opportuno; pertanto il confronto con i partiti dell’alleanza continuerà su base politica e programmatica secondo le indicazioni della direzione provinciale. Proprio perché crediamo nel progetto del centro sinistra, vista anche la complessa tornata elettorale del 2014, riteniamo che le difficoltà e le contraddizioni vadano affrontate con chiarezza visto che nascondere la polvere sotto il tappetto non aiuta di certo la costruzione di percorsi virtuosi».