GROSSETO – Cisl e Uil chiedono garanzie per il futuro della ex Mabro. Le rappresentanti sindacali insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori, iscritti e non iscritti al sindacato, che in questi mesi hanno continuato a lavorare, mantenendo la fabbrica aperta e evitandone la chiusura, «chiedono chiarezza sul futuro dell’azienda».
«Le dimissioni improvvise di Andrea Barontini e la rinuncia all’assistenza legale ed amministrativa della stessa, da parte dello Studio Franchi, di recente chiamato a svolgere tale compito, aprono uno scenario nuovo e per ora oscuro» si legge nella nota firmata da Valentina Carobbi della Cisl e da Catia Bardi della Uil.
Guardando al futuro sindacati e lavoratori vogliono subito un inocntro con il nuovo amministratore della società su temi importanti come «qual è il piano industriale, qual è il piano finanziario, stipendi arretrati compresi, quali sono le prospettive occupazionali future».
«Su questi punti occorrono risposte chiare – si legge ancora nella nota – , esaurienti e rapide per continuare a mantenere viva la Mabro e con essa le possibilità occupazionali. Lo stato economico e l’immagine aziendale sono gravemente compromesse e per una inversione di tendenza ci vogliono azioni chiare nelle finalità ed efficaci».
«Abbiamo preso atto con soddisfazione della disponibilità del presidente Rossi e dell’assessore Simoncini a richiedere subito un incontro col nuovo Amministrtore di Abbigliamento Grosseto, per avere chiarimenti sulle prospettive dell’azienda e di appoggiare, per quanto di loro competenza le azioni che saranno messe in atto per la CIG e per la “Prodi bis”».