FOLLONICA – «Sarà difficile trovare qualcuno che sia contento di vedere due roulotte dei nomadi nella zona in cui abita o lavora». Il gruppo consiliare del Pdl parla della collocazione scelta per l’insediamento delle due famiglie rom di Follonica. «Non è da mettere in dubbio il fatto che queste persone debbano essere aiutate. Ma certo la giunta Baldi non può farci credere che la sistemazione delle due famiglie rom in un parcheggio dotato di allacciamenti ad acqua ed elettricità corrisponda all’integrazione di questi ospiti nella città: la verità è che il problema esiste da tempo e che il Comune di Follonica si è già impegnato nei mesi scorsi per aiutare queste famiglie, concordando con loro (in cambio della sistemazione delle roulotte alla zona industriale) il divieto di accattonaggio e “l’obbligo” di mandare i figli a scuola. Il risultato? Queste persone non si sono ambientate né adattate alle regole. Non sono bastati gli oltre dieci anni di permanenza a Follonica e probabilmente non basterà nemmeno l’allestimento del piccolo spazio rom vicina all’Acqua Village e all’area camper».
«Già nell’area artigianale erano scoppiate non poche polemiche da parte dei proprietari e dei gestori delle attività e adesso ci risiamo a maggior ragione perché vengono toccati servizi turistici – prosegue l’opposizione -. Cosa propone il Pdl? Una soluzione studiata che, come abbiamo detto in passato, dovrebbe essere gestita a livello comprensoriale da più amministrazioni comunali facendo riferimento a strutture di accoglienza già esistenti. Questo anche perché la delibera emessa dal Comune di Follonica rischia di essere un’arma a doppio taglio, aperta a nuovi problemi: la popolazione teme, non a caso, che alle due famiglie nomadi se ne aggiungano altre. E mandarle vie non sarebbe così semplice».
Il Pdl chiede un consiglio comunale urgente per discutere della delibera e chiede anche: «L’area in questione è destinata alle sole tre famiglie come citato nel corpo della delibera? Può l’amministrazione ricevere altre richieste e rifiutarle? Perché è stata fatta una delibera ipocrita quando tutta la cittadinanza è a conoscenza che le due famiglie rom in oltre dieci anni di permanenza nel nostro comprensorio, con l’aiuto di Comuni e Asl, non si sono inserite e hanno continuato a vivere a loro modo? Il sindaco e la sua giunta hanno lo stesso atteggiamento nei confronti di altre famiglie follonichesi? Il sindaco pur essendo nella sua autonomia, non pensa che per una delibera così delicata forse era giusto coinvolgere anche le altre forze politiche? Siamo certi che con la sola energia, acqua e gas possano essere rispettare le norme igienico sanitarie e di sicurezza? Siamo certi che l’area individuata di proprietà del Comune sia legittima sotto il profilo urbanistico? Siamo certi che il Comune dato che la costruzione è nell’area di sua proprietà non rischia una denuncia per abuso edilizio dalle autorità sovra-comunali o dalla Polizia Municipale?»