GROSSETO – Alle parole dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle sulla gestione del verde pubblico e sulle potature degli alberi in città replica l’assessore di Grosseto Giuseppe Monaci. Un intervento in cui Monaci definisce stumentale la protesta perché gli «interventi sono tutti realizzati da personale esperto e attraverso procedure di affidamento, pagamento e smaltimento trasparenti».
«Il verde pubblico non è come il verde privato e risponde ad esigenze e regole completamente diverse, perché sul primo si interviene non solo per motivi botanici o funzionali ma anche per la compatibilità con le infrastrutture cittadine e per la messa in sicurezza. Questa sembrerebbe una banalità ma era evidentemente necessario un chiarimento di fronte ad attacchi strumentali e votati all’esclusiva necessità di creare confusione.
In troppi, infatti, sembrano ricorrere a termini tecnici senza cercare un confronto serio con chi si occupa del verde cittadino da decenni, con passione e competenza».
«A Grosseto l’ufficio per la manutenzione del verde pubblico non fa ricorso alle cosiddette “capitozzature”, se non in casi estremi e comunque consentiti dal Regolamento in presenza di ragioni di sicurezza e visibilità. Le potature più “radicali” sono definite dal Regolamento comunale come “di risanamento, riforma o bonifica” e nel rispetto del collare e dell’integrità delle barriere difensive naturali delle piante che, nel caso dei platani, vengono anche prontamente disinfettate, come prevede la legge. Chi opera nel Comune o per il Comune, infatti, è sempre personale esperto e qualificato, dai dipendenti comunali a quelli della San Lorenzo Servizi, con contratti di servizio e affidamenti trasparenti. E poi sarebbe perfino inutile ripetere che tutti i materiali legnosi di risulta vengono regolarmente conferiti a Coseca o Cooplat per il loro smaltimento o riutilizzo e riciclaggio a seconda del tipo di materiale».
«Al movimento politico che ha organizzato l’incontro alla “Fondazione Il Sole” ricordo che non basta invitare l’assessore competente e i suoi dirigenti, funzionari e tecnici con un sms alle 22 della serata precedente l’appuntamento, soprattutto dopo aver già riempito le pagine dei giornali di accuse superficiali. Se si vuole il confronto tutte le parti devono rispettarsi e noi non accettiamo di essere presi in giro. Tante persone, tutti i giorni, frequentano o scrivono ai nostri uffici e chiedono chiarimenti. A tutti viene data risposta come anche avverrà per l’interrogazione presentata in Consiglio comunale».
«Il nostro verde pubblico riteniamo sia ben gestito ma siamo aperti al confronto quando non è pretestuoso e strumentale. Proprio nei giorni scorsi abbiamo visitato la città con gli studenti e i docenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa e quando operiamo sui platani abbiamo l’autorizzazione del servizio fitosanitario regionale che fa i controlli. Da sempre abbiamo uno scambio continuo con studiosi ed esperti del settore che, probabilmente, non sono gli stessi che oggi ci criticano ma con i quali siamo disposti a confrontarci in altre occasioni che si presenteranno».