GROSSETO – Tolto il coperchio delle amministrative è cominciata una sorta di resa dei conti dentro il centrosinistra. Alle posizioni espresse dal Pd, cirtico nei confornti di Sel e del vice presidnete della provincia Marco Sabatini per il “caso Argentario”, replica il segretario provinciale dei venoliani Flavio Agresti.
«Esprimo stupore e sconforto – dice Flavio Agresti – per la decisione presa dalla Direzione provinciale del PD. Alla richiesta di Sel di aprire un confronto politico serio nel Centrosinistra, anche come solo metodo valido per superare positivamente le tensioni esistenti nella coalizione, il Pd risponde ricorrendo burocraticamente alle “misure disciplinari”. È la prova che in via Svizzera vedono l’alleanza come il prolungamento del Pd, non come l’incontro fecondo di pari dignità: e questo è la fonte di tutti i problemi».
A Sel non è piaciuto per niente questo processo post elettorale che si vuole fare nei confrotni di Sabatini e il rapporto con il Pd si fa sempre più teso e difficile tanto che potrebbe anche saltare quel “famoso” tavolo che proprio Sel aveva chiesto di aprire per rilanciare l’azione del centrosnistra in provincia di Grosseto.
«All’Argentario SEL e Sabatini hanno doverosamente reagito ad operazioni politiche, discutibili nel merito e nel metodo, messe unilateralmente in campo dal PD, avendo noi sempre lo scopo di tenere aperto un canale di confronto a sinistra e nell’assoluta coerenza con gli atti dell’Amministrazione provinciale. Diversamente da altri. È stato il Pd ad imporre candidato, alleanze e programmi; noi avremmo voluto almeno che si discutessero le nostre proposte. Ora che hanno perso cercano all’esterno il capro espiatorio».
«L’accusa (nei confronti di Sabatini) di aver favorito la destra è risibile: Semmai è stato il Pd a farlo, dando vita ad una lista civica che volutamente strizzava l’occhio ai disvalori di quell’area politica. Attaccarsi ad una battuta di Cerulli, peraltro priva di riscontri certi, è semplicemente strumentale. Anche per questo respingiamo con energia la richiesta di dimissioni del nostro compagno dalla Vicepresidenza della Provincia. Un altro Vicepresidente di SEL-Sinistra Grossetana non vi sarà».
«Se lo scopo dell’annunciata riunione sarà quello di “processare” il nostro Partito e Sabatini, non vi parteciperemo. Se essa sarà invece l’occasione per iniziare finalmente una vera, ancorché tardiva, riflessione sul Centrosinistra in provincia di Grosseto ben venga. Sempre che, preventivamente, il Pd ritiri la richiesta di dimissioni di Sabatini».