FOLLONICA – Un atto di civiltà, ma anche far rispettare le leggi. Sono due delle richieste che l’Associazione nazione Rom ha fatto al sindaco di Follonica, Eleonora Baldi, a cui ha inviato una lettera perché rifiuti «le firme razziste del movimento “No al campo nomadi di Follonica”». La lettera è inviata anche, tra gli altri, al prefetto Marco Valentini, al ministro Cecile Kyenge e all’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Nella lettera si chiede di «applicare la strategia nazionale di inclusione per Rom, Sinti e Caminanti varata dal Consiglio dei Ministri e le direttive e disposizioni europee».
«Gia in passato abbiamo dovuto contrastare in Toscana raccolte firme di carattere razzista – afferma Marcello Zuinisi legale rappresentante Associazione Nazione Rom -. Dopo le nostre denunce alla magistratura rivolte contro i responsabili delle raccolte firme, dopo minacce di morte da noi ricevute e denunciate alle forze dell’ordine, dopo aver detto basta al razzismo, sia il sindaco che il prefetto (di quelle province) hanno rifiutato legittimamente firme e petizioni».
«Il razzismo è un reato penale – prosegue l’Associazione Nazione Rom -. La pagina aperta sul social network facebook dal movimento “No al campo nomadi di Follonica” è già stata chiusa ed oscurata per contenuti inneggianti all’odio etnico ed al razzismo. Con la presente diffidiamo formalmente il movimento “No al campo nomadi di Follonica” dal continuare e persistere nell’azione razzista anti–Rom, ricordando che la nostra etnia non è nomade (in Europa vivono 12 milioni di cittadini Rom la stragrande maggioranza dei quali è stanziale: 98,2%)». L’associazione conclude chiedendo un incontro all’amministrazione comunale.
Per info: http://www.interno.gov.it/