GROSSETO – Il campionato si è concluso, i play-off pure, ma la battaglia a distanza tra Atlante e Barletta resta in atto. La Corte di Giustizia Federale ha respinto e disposto l’addebito della tassa di reclamo per il ricorso presentato dalla Asd Futsal Barletta avverso la sanzione di 800 euro inflitta dal Giudice Sportivo a seguito della gara dei play-off di serie B del 11 maggio fra Atlante e Barletta. Il motivo della sanzione al Barletta è il seguente: «Perché i propri sostenitori in campo avverso penetravano indebitamente nella zona degli spogliatoi proferendo ingiurie e minacce nei confronti della compagine avversaria, prima di essere allontanati dalla forza pubblica. Perché a fine gara l’arbitro constatava che erano stati arrecati danni alle suppellettili ed ai servizi igienici dello spogliatoio riservato agli ospiti. Si fa obbligo di risarcire i danni se richiesti e documentati».
Tra l’altro nella esposizione del ricorso la società pugliese asserisce di non essere responsabile dei danni rilevati dall’arbitro e dal commissario di campo alla presenza dei carabinieri al momento di lasciare l’impianto sportivo, sostenendo inoltre di essere stati ospitati in un ambiente antigienico e maleodorante. Pertanto tenuto anche conto della entità dei danni arrecati allo spogliatoio e da quanto esposto dalla dirigenza barlettana, l’Atlante ritiene che forse ci sarà ancora un seguito della vicenda presso la Giustizia Sportiva.