SCARLINO – Cittadini e comitati ambienalisti di mobiltano e firmano per la class action in sede vivile nei confronti dei soggetti responsabili del superamento dei limiti sull’emissione di diossine dall’impianto di Scarlino Energia nell’area industriale del Casone.
L’incarico per la class action è stato affidato all’avvocato Roberto Fazzi. Per l’istruttoria del caso è stata già chiesta all’Arpat la copia dei risultati delle analisi che sono state effettuate sui campioni prelevati lo scorso 15 maggio dai quali emergeva il superamento dei limiti previsti dalla legge.
«Non appena ricevuta la documentazione dall’Arpat – ha detto Fazzi – depositero’ immediatamente il ricorso d’urgenza per la tutela preventiva e, successivamente, con azione di merito per la tutela ripristinatoria e sanzionatoria dei diritti costituzionalmente protetti, come il diritto alla salute, all’ambiente salubre e al lavoro, appartenenti ai cittadini dei territori limitrofi all’inceneritore di Scarlino, diritti che in questo momento – conclude il legale – risultano gravemente minacciati e lesi dalle immissioni e dagli sversamenti di diossina nell’ambiente».