di Daniele Reali
GAVORRANO – Sindaco da tre giorni, Elisabetta Iacomelli (nella foto) è già a lavoro nel suo ufficio di Piazza Buozzi. Nel municipio di Gavorrano è dal marzo del 2012 che guida l’amministrazione, ma adesso le cose sono cambiate. «Ho anche una cartellina tutta mia con scritto sindaco» dice scherzando la Iacomelli, ma si nota la sua soddisfazione dopo la vittoria elettorale e il suo ritorno nell’ufficio che fino a pochi giorni fa occupava da prosindaco.
«Anche l’altra volta mi sentivo legittimata – dice la Iacomelli – perché comunque ero stata eletta come consigliere. Questa volta però con il consenso che i cittadini mi hanno dato e con l’esperienza che ho acquisito durante l’ultimo anno, mi sento più sicura. Il mandato popolare mi ha sicuramente rafforzato».
A giorni la neo sindaco dovrà convocare il primo consiglio comunale della nuova legislatura che dovrà svolgersi entro la metà del mese di giugno. Prima di allora però ci sarà da formare la nuova giunta e dovrà essere lei a nominare la squadra di assessori che lavorerà al suo fianco.
«Come detto in campagna elettorale cercheremo di valorizzare i giovani. In consiglio ho una maggioranza davvero importante. Per la formazione della giunta rispetteremo i criteri di territorialità, del risultato elettorale, della rappresentanza politica e naturalmente della competenza». Sull’assessore esterno ancora non ci sono indicazioni, mentre come prevede la legge almeno uno dei quattro assessori dovrà essere di genere diverso.
«Vogliamo puntare sui giovani perché devono fare esperienza e devono crescere» aggiunge la Iacomelli. «Sono convinta che tutti avranno soddisfazione dalla squadra che metteremo in campo. Ci aspettano sfide importanti, prima tra tutti quella sul bilancio».
Per il futuro del comune la Iacomelli parla anche di una nuova organizzazione del personale. «Riparto da dove avevo lasciato, anche se visto i prossimi pensionamenti, dovremo predisporre una riorganizzazione per ottenere il massimo dalle risorse che abbiamo. Per questo voglio anche continuare il percorso già avviato con le gestioni associate e con l’unione dei comuni».