di Barbara Farnetani
FOLLONICA – È un viaggio quello di Monica Caleffi, che attraverso il suo libro ci porta in un mondo in cui fantasia, ricordi e realtà si intrecciano sino a fondersi in maniera in maniera inestricabile. “Il segreto di Ulisse”, questo il titolo del libro presentato nell’ambito della decima giornata del volontariato di Follonica. Un libro, quello di Caleffi, scritto per amore, l’amore per la propria terra, perché il ricavato andrà ai terremotati dell’Emilia, di Mirandola per la precisione, paese d’origine della scrittrice che vive da anni a Campagnatico. Ad un anno esatto dal terremoto il libro è stato presentato a Follonica, un libro per ragazzi ma non solo. Una chiacchierata quella tra Caleffi e il direttore de IlGiunco.net, Daniele Reali, arricchita dalla musica del violino di Nico di Mannno e dalle letture di brani dell’Odissea. Un romanzo popolato di personaggi inventati che si intrecciano a persone realmente esistite, ricordi di gioventù o dell’adolescenza. La figura di Ulisse si concilia e compenetra con l’umanista del ‘400 Pico della Mirandola e di tre ragazzini dei giorni nostri. «La cosa più divertente è stata proprio trovare un filo rosso che unisse i personaggi – afferma l’autrice – i miei ricordi di liceale, la mia scuola era accanto alla chiesa nel cui campanile era conficcato un coltello e che è diventato un simbolo, con il suo orologio a metà, di questo terremoto».
Il terremoto ha cambiato la vita di una comunità «il terremoto è adesso, perché sopravvivere alle scosse, a parte chi è rimasto ucciso sotto i capannoni, non è difficilissimo, non lo auguro a nessuno ma è importante “vivere per raccontarla” ma un’esperienza così marchia, marchia dentro. Il terremoto è ora perché aldilà della distruzione la situazione è rimasta invariata dal 29 marzo. Le aziende che fanno parte di multinazionali sono state le prime che si sono rimesse in piede, la realtà drammatica coinvolge oltre ai cittadini senza casa le piccole imprese che sono la realtà economica trainante e la cui chiusura ha un effetto domino devastante. C’è tanta gente che sta sopravvivendo grazie alle associazioni di volontariato come quelle a cui è dedicata questa rassegna. In questi casi si riscopre il valore dell’aiuto reciproco».
«La pubblicazione con Mondadori… mi chiedo ancora perché – racconta Caleffi con un pizzico di autoironia parlando del suo primo romanzo, pubblicato dalla celebre casa editrice -, forse gli mancava un libro per le scuole medie. Non è facile in Italia essere pubblicati se non si è già un nome. Di questo lavoro non si vive, ma bisogna provarci – consiglia ai giovani autori -, partecipare ai concorsi, tenersi aggiornati sulle manifestazioni specifiche perché è bello scrivere, ma è bello anche condividere e che qualcuno ti legga». Nella vita di Monica Caleffi però non c’è solo prosa ma anche poesia «La poesia è un qualcosa di intrattenibile, viene d’istinto, di getto, vivevo con un taccuino, se mi svegliavo la notte con un’idea la scrivevo subito. Lo scrivere un romanzo non è un sentimento spontaneo è un’idea che poi viene sviluppata, magari informandosi per sviluppare una trama e incastrare i pezzi del puzzle in maniera che le varie parti non siano incongruenti tra loro. Entrambi, però, quando si leggono danno le stesse emozioni, ma l’impegno è diverso».
Per il futuro l’autrice sta cercando di sviluppare un’idea attorno a un ritrovamento casuale «stavo passeggiando sulla spiaggia e ho trovato dei pezzi, frammenti di tegole con iscrizioni in francese. A casa sono risalita al produttore, marsigliese. Ed ho scoperto che nell’800 c’erano palazzi di Istanmbul che venivano ricoperti proprio di queste tegole. Quella era la loro destinazione finale. Non so cosa e verrà fuori ma mi sembra uno spunto interessante». Ha concluso Monica Caleffi.
Il libro, i cui proventi saranno interamente devoluti ai terremotati, è edito da Edizioni Persempre ed è venduto al prezzo di 5 euro. Per informazioni o per ordinare il libro: www.edizionipersempre.it/ o info@edizionipersempre.it