ORBETELLO – «Abbiamo iniziato un percorso per trovare una soluzione al problema della localizzazione dei fanghi derivanti dagli scavi e sono pertanto iniziati i prelievi per le analisi morfologiche, biologiche e fisico-chimico che sono richieste dalla legge, anche con la collaborazione della Capitaneria di Porto». Così l’amministrazione comunale di Orbetello sta cercando di risolvere il problema del canale di Talamone su cui la capitaneria ha emesso ordinaza di divieto di navigazione, ancoraggio e ormeggio a causa del basso livello dell’acqua derivante dai detriti e dai depositi accumulatisi durante gli eventi alluvionali.
«A seguito dell’emissione di tale ordinanza – prosegue l’amministrazione – il Comune si era subito attivato con la Regione e con il Consorzio di bonifica grossetana per cercare una soluzione tempestiva, ovvero lo scavo del canale, inserito all’interno della progettualità post-alluvione. Poiché gli ultimi 300 metri del canale sono demanio marittimo, questi prevedono iter e procedimenti differenti, con un interessamento diretto dell’ufficio ambiente della Provincia». E questo, conclude il Comune, ha causato inevitabilmente dei ritardi poiché «alcuni aspetti della gestione di questa situazione non sono di competenza dell’ente comunale».