FOLLONICA – Sulla stabilizzazione delle due famiglie Rom di Follonica interviene oggi il proprietario dell’Acqua Village Marcello Padroni, che con una lunga lettera contesta la soluzione trovata dal comune, e soprattutto contesta il luogo scelto per la stabilizzazione e l’accampamento delle due famiglie: ossia il piazzale comunale di Mezzaluna. «Intervengo perché accanto a quel terreno – afferma Patroni – esiste una struttura turistica di mia proprietà che dà lavoro a circa 140 persone tra le attività del giorno e della notte (Acqua Village e Disco Village) quindi ritengo di essere coinvolto in prima linea. La contrapposizione delle due situazioni è palese. Personalmente non ho nessuna preclusione di sorta contro il popolo Rom, credo altresì che il rispetto dell’altro sia alla base di una società sana dove far crescere bene i nostri figli. Ogni comunità ha una sua storia, una sua cultura, proprie abitudini in particolar modo un’etnia nomade».
«Premesso quanto sopra – precisa Padroni -, contesto con assoluta certezza la “scellerata”, a mia personalissima interpretazione, decisione della collocazione da parte dell’amministrazione follonichese; riterrei più opportuno ricercare un sito diverso da quello che invece si è scelto, semplicemente perché a pochi metri dal terreno in questione si svolgono attività turistiche che vanno in contrasto con l’integrazione dei due nuclei familiari, integrazione che riteniamo opportuna ma che chiaramente potrebbe comportare problematiche, tempi lunghi e non semplici sia per l’amministrazione che per chi si occupa del sociale».
«Poi ci sono questioni strettamente logistiche – puntualizza il titolare di Acqua Village -. Il parcheggio dove risiedono le due famiglie, fino allo scorso anno, ci veniva concesso gentilmente dall’amministrazione comunale; adesso questa opportunità è venuta meno e per noi significa un riaprirsi di problematiche che eravamo riusciti a superare, una tra tante la sosta delle auto di chi viene in discoteca in via Sanzio contrastata dai residenti della zona. Un altro problema da non sottovalutare che sicuramente si verificherà, riguarda i camperisti che arriveranno nell’area a loro destinata: qualcuno deciderà di non sostare lì chiedendo a noi di poter parcheggiare il mezzo nel nostro piazzale come è già successo. Del resto, volente o nolente, nell’immaginario collettivo, la presenza dei Rom, induce, non so se a torto o ragione, a riflessioni negative. Ribadisco che Acqua Village come sempre è pronto ad aiutare il prossimo, ma contesta fortemente lo spazio trovato per dar seguito ad un progetto di questo tipo».