ALBINIA – La sagra del pesce povero di Albinia «nulla ha a che vedere con Vetrina toscana ne’ con Confcommercio e Confesercenti di cui riporta i loghi» è netta la presa di posizione delle due associazioni di categoria che riuniscono i commercianti. La sagra «organizzata dall’Unione sportiva dilettantistica di Albinia» riporterebbe dunque i tre loghi e sfrutterebbe «impropriamente un “format” già proposto a livello istituzionale dal circuito regionale di Vetrina Toscana».
«Ricordiamo a tal proposito che “Vetrina Toscana” è il progetto di promozione di Regione e Unioncamere Toscana, che conta tra gli aderenti oltre 700 ristoratori e quasi 300 botteghe alimentari. Un network di eccellenze – proseguono Confesercenti e Confcommercio – volto a valorizzare le tradizioni toscane attraverso un programma di eventi svolti periodicamente sul territorio, proprio come nel caso del “pesce povero” o “pesce dimenticato”, la cui rassegna si è svolta a fine 2012».
«L’iniziativa che viene sponsorizzata in queste locandine, tuttavia, nulla ha a che vedere né con questo network di ristorazione eccellente, né con le attività delle due associazioni di categoria, che peraltro si sono sempre distinte per la loro attenta e puntuale disamina del fenomeno “sagre”, lamentando la mancanza di una regolamentazione in grado di arginare il fenomeno e mettere i ristoratori e i pubblici esercizi al riparo dalla concorrenza di quelli che sembrano essere ormai diventati “ristoranti a cielo aperto”. Ribadiamo quindi che in nessun modo e per nessun motivo possiamo essere coinvolti nell’organizzazione di una sagra come questa». Concludono.