MILANO – Ha incassato 20mila euro in pochi mesi, entrando in modo “truffaldino” in un sito di annunci e vendendo falsi servizi di abbonamento per cellulari a clienti inconsapevoli. Con le accuse di truffa aggravata, sostituzione di persona, alterazione di comunicazioni informatiche e turbata libertà del commercio, un giovane di 20 anni, originario di Grosseto, è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Milano, che ha emesso per lui un decreto di citazione diretta a processo.
Il giovane è finito “alla sbarra” a seguito delle indagini condotte dalla squadra reati informatici in relazione ad una serie di truffe informatiche messe a segno a danno degli utenti del noto sito di annunci Subito.it. Stando alle indagini, il giovane attraverso l’utilizzo di un sito ”artefatto” e del logo della società Subito.it, contattava ignari inserzionisti lasciando loro credere di aver vinto un premio consistente in una ricarica telefonica dell’importo di 500 euro. Una volta inserito sul finto sito il proprio numero di telefono, che doveva servire a incassare il premio inesistente, gli utenti si ritrovavano iscritti ad una serie di servizi a pagamento per cellulari e dovevano versare “5 euro a settimana”.
Il giovane, sempre stando alle indagini, si sarebbe assicurato così, a partire dal gennaio del 2012, una percentuale per ogni sottoscrittore, accumulando 20mila euro, poi sequestrati al termine delle indagini. «L’individuazione dell’autore del reato – ha spiegato il consulente di Subito.it – è stata resa possibile dalla collaborazione della società di annunci, la quale, insospettita dai numerosi reclami dei propri utenti, ha collezionato le prove informatiche ed ha prontamente richiesto l’intervento dell’Autorità Giudiziaria».