di Barbara Farnetani
GROSSETO – Con un cacciavite hanno svitato il cilindro della serratura, e si accingevano a far manbassa in quell’appartamento vuoto per le ferie. Senonché il vicino di casa si è accorto di quei due ragazzini che trafficavano vicino alla porta accanto, al terzo piano del condominio in cui viveva, e ha avvisato la Polizia al numero 113, come racconta l’ispettore capo Claudio Falciani che sottolinea proprio l’importanza di questa collaborazione tra cittadini e forse dell’ordine.
Quando gli agenti dell’ufficio volanti sono giunti sul posto i due ragazzini sono saliti al quarto piano per sfuggire ai poliziotti, ma senza successo: una volta salite le scale, infatti, sono rimasti in trappola e senza una via di fuga. Il tentato furto è avvenuto due giorni fa, alle 11 di mattina, e solo la coscoienza civile del vicino di casa, che in passato era stato a sua volta derubato, ha impedito l’ennesimo furto in appartamento.
I due ragazzini, accompagnati in questura, prima hanno tentato di dare false generalità, poi il più grande dei due, 15 anni, piangendo, ha dichiarato il proprio nome. A suo carico sono emersi infiniti precedenti proprio per furti in appartamento. A soli 15 anni ancora non compiuti un ladro seriale, uno specialista del furto.
Per l’altro gli agenti sono dovuti risalire alle generalità della madre attraverso il cellulare. Due ore dopo la donna è giunta da Roma per venire a prendere il figlio, non imputabile perché non ha ancora compiuto i 14 anni. Il ragazzino aveva con se’ il cacciavite, il cilindro smontato e un guanto bianco.
I due ragazzini, probabilmente cugini tra loro, sono di origine Croata, anche se nati e residenti in Italia. Il più grande vive in un campo nomadi, mentre l’altro, con numerosi fratelli, vive con i genitori in un appartamento della capitale. I due hanno dichiarato di essere giunti in treno da Livorno. Potrebbero aver compiuto un tour itinerante di furti, o essere giunti a Grosseto con una terza persona che magari li aspettava in auto da qualche parte. Il maggiore dei due è stato tratto in arresto con l’accusa di tentato furto in concorso e accompagnato in un centro di prima accoglienza di Firenze. Il più piccolo è stato invece ridato in consegna alla madre.
In questo caso i due minori non sono riusciti a rubare nulla, la Questura ha comunque una pagina internet dedicata agli oggetti sequestrati nel corso di indagini per furto e ancora non restituiti ai legittimi proprietari: questure.poliziadistato.it/bacheca/.