GAVORRANO – Dove andranno «i reperti medievali provenienti dallo scavo di Castel di Pietra?» a chiederselo Massimo Borghi candidato sindaco per la lista “Centrosinistra per Borghi sindaco Gavorrano bene comune” che si interroga sulla destinazione di quanto emerso da quegli scavi dopo la chiusura, avvenuta a marzo scorso, del centro di documentazione Davide Manni a Gavorrano piccolo museo archeologico istituito diversi anni fa dall’amministrazione comunale di Gavorrano, per conservare, mantenere ed esporre al pubblico i reperti archeologici medievali ed etruschi rinvenuti «negli scavi di Castel di Pietra e Santa Teresa e per contenere le testimonianze documentarie della Diga sul fiume Bruna, costruita dai senesi nel XV secolo».
«Con la chiusura del centro di documentazione – afferma Borghi – i reperti archeologici etruschi di Santa Teresa dalla fine del mese di maggio saranno trasferiti a Massa Marittima in un contesto completamente scisso da quello di appartenenza. Con questa scelta la comunità di Gavorrano sarà privata di beni preziosi che rappresentano il fondamento delle sue radici e sono alla base della sua identità culturale».
I reperti medievali, attualmente depositati in magazzino, e «restaurati con finanziamento pubblico, costituiscono un fondamentale tassello per la storia del territorio di Gavorrano (il Castello appartenuto ai Pannocchieschi viene riconosciuto come il castello della Pia dantesca) e per la storia dei castelli medievali edificati sulle alture circostanti. È nostro interesse sapere quale sarà la loro destinazione con la chiusura del centro di documentazione Davide Manni. Chiaramente – precisa Borghi – non accetteremo mai di perdere questi importanti reperti della storia del nostro territorio, e lavoreremo perché tornino a Gavorrano e trovino alloggio in una delle sale del museo in allestimento presso i bagnetti».