di Barbara Farnetani
GROSSETO – La scuola media Vico è la capofila di un progetto regionale promosso da Corecom per insegnare ai bambini a usare internet senza incappare nei rischi e pericoli che spesso si nascondono nella rete. Il progetto Internet@minori@adulti, promosso da Corecom in collaborazione con l’università degli studi di Siena, ha visto, nell’ultima fase, l’incontro tra il presidente Corecom Sandro Vannini, la docente di storia del giornalismo Donatella Cherubini, l’hacker ed esperto informatico Fabio Ghioni e i genitori dei 173 studenti coinvolti nell’iniziativa (Nella foto Donatella Cherubini e Sandro Vannini).
A tal proposito il Corecom ha anche attivato un vadmecum scaricabile da internet (www.consiglio.regione.toscana.it) proprio per mettere in guardia i ragazzi e informare i genitori su come interagire con i figli davanti allo schermo. «L’intento – precisa Cherubini – è insegnare ai genitori cosa fare per impedire ai ragazzi di cadere nei siti più pericolosi, oltre a usare filtri che escludano certi siti. La seconda fare è poi impedire la dipendenza da internet. Per poter usare in modo libero internet bisogna essere consapevoli così da evitare di cadere nei pericoli». Un’altra difficoltà è quella di capire, nel mare magno del flusso di informazioni internet quale sia la verità.
«La scuola è intervenuta in maniera quasi casuale in questo progetto – ricorda Elisabetta Scotto, collaboratore del dirigente scolastico per la scuola – da anni abbiamo un progetto sulla sicurezza in internet in collaborazione con la polizia postale. Gli incontri però sono indirizzati solo alle ultime due classi. Quando abbiamo avuto notizia di questo progetto studiato proprio per le prime classi abbiamo colto l’occasione al volo, ampliando le nostre lezioni». «Con questo Vademecum – precisa Vannini – vogliamo fornire uno strumento informativo sul rapporto Internet, minori e genitori, da diffondere all’interno nelle scuole medie inferiori della propria regione. È finalizzato sia alla tutela dei cosiddetti nativi digitali, per proteggerli dalle insidie della rete (cyber-bullismo, pedopornografia on-line, grooming) che per informare gli adulti (i genitori) e gli anziani (i nonni) su come vigilare e aiutare figli e nipoti ad utilizzare lo strumento informatico con intelligenza e senza rischi. Senza allarmismi di sorta, evidenzia i rischi e i pericoli di Internet, ma anche le potenzialità creative e di sviluppo delle capacità comunicative e relazionali che la rete può offrire al minore». Il progetto, partito a Grosseto, a ottobre sarà nelle scuole di Siena, a fine anno a Pisa e Livorno, mentre a gennaio si sposterà a Firenze.