GROSSETO – Sarà un uno contro tutti. Dopo la richiesta, accettata dalla Procura, di patteggiare da parte degli altri cinque imputati solo il comandante Francesco Schettino potrebbe trovarsi ad affrontare il processo. Per Schettino la Procura infatti non ha dato il consenso ad accedere al patteggiamento. Per gli altri imputati la pena più alta, due anni e dieci mesi con la condizionale, è quella del capo dell’unità di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini, su cui pendeva l’accusa di omicidio plurimo colposo e lesioni plurime colpose. Due anni e sei mesi per gli stessi reati ha chiesto di patteggiare Manrico Giampedroni, che dopo il naufragio andò a cercare eventuali passeggeri rimasti intrappolati nelle cabine restando a sua volta prigioniero. Un anno e undici mesi per il vice di Schettino, Ciro Ambrosio, un anno e otto mesi per il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin, un anno e sei mesi per l’ufficiale Silvia Coronica. La difesa di Schettino aveva chiesto due anni e quattro mesi ma la Procura ha negato il consenso.
Forti le proteste da parte dei legali delle parti civili, che si sono sentiti «estromessi dal processo». «Siamo rimasti “gabbati” dal fatto che la Procura non abbia interpellato le parti offese circa i risarcimenti da chiedere per i danni subiti». Ha affermato l’avvocato Cesare Bulgheroni.
«Il processo sta andando avanti, la verità emerge e arriveremo anche ad un giusto risarcimento per l’Isola del Giglio e i suoi abitanti – così l’avvocato del Comune, Alessandro Maria Lecci, commenta l’udienza preliminare dove il Municipio è parte civile -. Non possiamo dire di essere soddisfatti perché ci sono state vittime – ha commentato i patteggiamenti – tuttavia possiamo dire che l’udienza preliminare sta procedendo bene».
Per quanto riguarda Schettino il procuratore Francesco Verusio ha commentato «patteggiare? Non se ne parla, ha proposto una pena ridicola». La Procura di Grosseto ha aperto un terzo fascicolo sul naufragio della Costa Concordia per danneggiamento di patrimonio archeologico. Il fascicolo si aggiunge a quello principale per omicidio colposo plurimo e al secondo per disastro ambientale. Il gup Pietro Molino ha aggiornato l’udienza preliminare al 16 maggio.