SATURNIA – Non si sono curati delle reti, dei dissuasori, e, a quanto pare, neppure dei cani. Si sono introdotti nel recinto delle pecore facendo man bassa. L’ennesimo attacco alle greggi è avvento a Saturnia, nel comune di Manciano, dove i predatori, non si sa se lupi, ibridi o cani, hanno sgozzato alcuni agnelli facendo fuggire cinque pecore. L’attacco è l’ultimo di una lunga serie che sta esasperando gli allevatori di tutta la provincia.
«Non possiamo pensare di risolvere il problema dei predatori utilizzando le reti di protezione, che peraltro hanno costi elevati – afferma Diego Cinelli, consigliere comunale per Fratelli d’Italia a Magliano in Toscana -, e nemmeno tenendo le pecore chiuse in capannone. Le pecore sono allevate al pascolo massimizzando il loro benessere e anche caratterizzando, come ormai avviene da molti anni, il nostro paesaggio». E proprio per questo Cinelli vuole proporre «al primo consiglio comunale una mozione con cui affrontare questo importante tema; mozione che sarà estesa per l’approvazione ai comuni limitrofi. Proporremo anche un’interrogazione al consiglio provinciale e regionale e un documento de porre all’attenzione dell’onorevole Luca Sani, auspicando che possa intraprendere una strada positiva per la risoluzione del problema».
E proprio sugli attacchi predatori è intervenuto oggi anche Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente provinciale di Confagricoltura, che afferma: «Non si può più stare con le mani in mano e poiché il presidente della commissione agricoltura è un maremmano auspico che sulla questione degli attacchi al patrimonio zootecnico da parte dei predatori se ne discuta quanto prima anche alla Camera dei deputati, magari con una audizione delle associazioni di categoria per ascoltare proposte e ricevere indicazioni».
Vivarelli Colonna rilancia dopo le dichiarazioni del presidente della commissione agricoltura, Luca Sani del Pd e della parlamentare Monica Faenzi del Pdl, anch’essa inserita nella commissione e suggerisce poi di prendere spunto da quanto fatto in Francia «dove i senatori hanno votato, nel febbraio scorso in prima lettura e trasversalmente, una proposta di legge con un solo articolo che rafforza la difesa dei pastori contro i lupi. E’ stabilita la creazione di aree a protezione rinforzata, aree di esclusione del lupo, e il prefetto potrà decidere abbattimenti indipendentemente da quelli programmati a livello nazionale, norma che ha trovato consenso anche tra gli ecologisti e i parchi transalpini, concordi nel controllo del lupo».