FIRENZE – Sempre più capillare la lotta al cinipide del castagno effettuata dalla Regione Toscana attraverso lanci dell’insetto Torymus sinensis che è l’antagonista naturale del cinipide. La Regione, con la collaborazione delle associazioni dei castanicoltori, si sta apprestando infatti ad attuare un nuovo piano di lanci di Torymus sinensis in tutti i maggiori comprensori castanicoli, dall’ arco appenninico all’Amiata.
“Proseguiamo in maniera capillare il programma di contenimento biologico – dichiara l’assessore all’agricoltura e foreste Gianni Salvadori – e quest’anno saranno ben 60 i lanci programmati dalla Regione, ai quali si aggiungeranno i 35 resi disponibili dal progetto BIOINFOCAST, finanziato dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nell’ambito del Piano Castanicolo Nazionale alla cui stesura hanno partecipato gli uffici regionali e le associazioni di settore.”
Le 95 zone dove verrà liberato l’antagonista, infittendo la maglia dei punti di lancio degli anni scorsi, sono state selezionate, in collaborazione con le associazioni dei castanicoltori e con gli Enti locali, fra più di duecento segnalazioni pervenute agli uffici regionali.
” Dati più che soddisfacenti – continua Salvadori – giungono intanto dal monitoraggio dei Torymus nati dal materiale raccolto in alcune delle aree trattate negli anni passati. I tecnici del Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con i ricercatori del Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze ci confermano che l’antagonista del cinipide si è ben insediato nei vari comprensori castanicoli toscani, costituendo così la premessa necessaria per garantire la prosecuzione del programma di lotta biologica senza dover continuare a dipendere dalla fornitura di Torymus che fin qui ci era stata garantita dall’Università di Torino.”
Il contributo delle associazioni dei castanicoltori è stato e continuerà ad essere fondamentale nell’attuazione non solo del programma di lotta biologica al cinipide ma anche nell’attuazione di momenti di informazione rivolti agli operatori del settore al fine di chiarire sia gli aspetti tecnici legati alla liberazione del Torymus sinensis sia, soprattutto, la necessità di adottare nella gestione dei castagneti, particolari attenzioni al fine di non contrastare la diffusione e l’azione dell’antagonista del cinipide.
A tal fine il Servizio Fitosanitario Regionale ricorda come la lotta biologica rappresenti l’unico strumento efficace per contrastare la diffusione e la proliferazione del cinipide e come qualsiasi trattamento chimico sia totalmente inefficace, oltre che vietato dalla normativa vigente, se non addirittura controproducente a causa dell’impatto negativo sulle popolazioni di Torymus e di altri insetti utili al controllo biologico del cinipide. Al fine di tutelare questa fase delicata di lotta biologica , ispettori del Servizio Fitosanitario Regionale, vigileranno sul rispetto delle prescrizioni regionali emanate di cui al Decreto dirigenziale n. 884/2013.
”L’Amministrazione regionale – conclude l’assessore Salvadori – a partire dal 2010 si è fortemente impegnata nel programma di lotta biologica raggiungendo con quelli di quest’anno 190 lanci in quattro anni. Sappiamo che già dallo scorso anno alcuni castanicoltori acquistano Torymus sinensis e provvedono autonomamente a liberarlo nei propri castagneti; comprendo le motivazioni alla base di queste scelte e invito tutti a rapportarsi con gli Enti locali al fine di verificare la posizione dei lanci programmati dalla Regione e, nel caso, ad ottemperare puntualmente alle prescrizioni fitosanitarie per gli interventi di lotta biologica di cui al Decreto n. 884/2013 (www.regione.toscana.it/imprese/agricoltura/florovivaismo). ” Sul sito saranno anche a disposizione comunicazioni tecniche inerenti ai rilasci eseguiti