PLYMOUTH (INGHILTERRA) – La seconda edizione della “Trinitè-Plymouth” vede il successo di Giancarlo Pedote del Gruppo Vela LNI Follonica che, a bordo di Prysmian 747, si è aggiudicato la prestigiosa regata. Partenza da la Trinité sur Mer e, dopo l’attraversamento della Manica arrivo a Plymouth, in Inghilterra. «Il percorso dopo l’uscita dalla Baia di Quiberon, nella sua prima parte è assai tecnico – osserva Giancarlo Pedote – con il passaggio dalla Point du Raz e la navigazione nello Chenal du Four, tratti di mare che bagnano una costa frastagliata come quella bretone in condizioni di maree con coefficienti a volte molto elevati, che richiedono, quindi, una gestione strategica attenta».
Pedote ha affrontato per la seconda volta insieme a Rémi Aubrun questa regata, per confermare la vittoria ottenuta lo scorso anno. La Trinité Plymouth è stata per lo skipper di Prysmian 747, unico italiano al via, una nuova occasione per poter osservare criticamente le performance della sua imbarcazione al fine non solo di un risultato immediato, ma anche del miglioramento in vista dell’appuntamento di ottobre: «Questa regata per me è importante anche perché rappresenta un momento unico in cui osservare e fare delle riflessioni tecniche sul gioco di vele insieme a Rémi (che ha disegnato le vele di Prysmian 747), e cercare quindi di dare un ulteriore passo verso il miglioramento della barca in vista della partecipazione alla Mini Transat».
Una regata tecnica, non semplice, questa seconda edizione della Trinité Plymouth. Diversa da quella dello scorso anno, vinta dallo stesso equipaggio ma che, ricordiamo, era durata poco più di un giorno. Prysmian ha superato il prototipo 709 “Mecenat Chirurgie”, condotto da Arthur Leopold-Leger e Philippe Leopold-Leger, passando in testa alla flotta, ma ha dovuto fare subito i conti con Billot Louis-Marie (Chacahe 788) che, assieme a Amaury Fourcadé, ha scelto un’opzione di passaggio dell’isola di Ouessant a Ovest che lo ha portato a condurre la regata. E’ seguita una notte di rimonta per Giancarlo che, questa mattina alle 7.00, riprendeva il comando nel passaggio della Manica, scegliendo di attraversare il canale tenendosi più ad Ovest e navigando ad una velocità superiore rispetto a quella degli altri equipaggi in venti comunque quasi sempre inferiori ai 10 nodi. Nel corso della mattinata Prysmian ha mantenuto il suo vantaggio spinta da venti che piano piano sono aumentati fino a portarla a raggiungere il difficile porto di arrivo.