GROSSETO – L’addio di Camilli al Grosseto calcio non è più una novità, ma mentre qualcuno iniziava a dubitarne, arrivano le conferme a margine del confronto pareggiato contro il Varese. «Vado via al mille per mille – ribadisce il presidente -. Dico questo per togliere qualsiasi dubbio sulla mia posizione, visto che leggo in giro di eventuali ripensamenti. Sono una persona franca e soprattutto per bene, quindi è giusto ribadire quello che ho detto in passato, dopo 13 anni vado via da Grosseto, non ho più stimoli».
Non manca poi la solita stilettata alla città in perfetto stile Camilli: «La città non ha mai risposto adeguatamente, qua non si può fare la Serie A, mentre la Serie B è stata fatta per sei anni grazie a me. Ho preso la società nei dilettanti e piena di debiti, la lascio in C e sana. Quando sono arrivato l’idolo della piazza era Rallo e lo applaudivate, ora fischiate giocatori di valore che sognavate. Verrò allo stadio fino all’ultimo, pagherò tutti fino alla fine, ma poi chiudo con Grosseto».
E il futuro? «Al momento non si è fatto avanti nessuno – precisa Camilli -, perché la piazza non è appetibile. Se si fa va avanti qualcuno bene, altrimenti non iscrivo il Grosseto e tornerà tra i dilettanti. Né io né la mia famiglia rimarremo qua, auguro al Grosseto le migliori fortune».