GROSSETO – «Il cosiddetto “tracciato blu” del Corridoio tirrenico approvato dalla Giunta regionale della Toscana – sottolinea il presidente della Provincia, Leonardo Marras – rimane per la Provincia di Grosseto il più impattante nel territorio che attraversa, ed è foriero di un peggioramento drastico della qualità della vita delle comunità insediate nella fascia di territorio compresa tra costa e ferrovia tirrenica. Tracciato che addirittura riteniamo sia tecnicamente irrealizzabile a meno di non abbattere edifici e barriere naturali, e di stravolgere la viabilità secondaria esistente».
«La scelta di bocciare il “tracciato blu” è stata fatta sulla base di valutazioni oggettive – prosegue Marras -: rischio idrogeologico elevato in una fascia di territorio già compromessa, i cui problemi sono stati evidenziati proprio dall’alluvione del 12 novembre 2012. La densità di insediamenti abitativi, aree artigianali, aziende agricole e attività ricettive, poi, è incompatibile con la realizzazione di un’autostrada e della relativa viabilità complanare. La vicinanza della laguna di Orbetello costituisce un elemento di grande delicatezza dal punto divista ambientale. La Provincia di Grosseto, d’altra parte, non si è innamorata a priori di un’ipotesi, ma ha dato la propria piena disponibilità a valutare nel dettaglio, metro per metro, il tracciato retro collinare perché lo considera di gran lunga meno impattante rispetto all’ipotesi costiera. I nostri uffici, peraltro, hanno già da tempo svolto un’analisi molto approfondita del territorio che sarà attraversato dall’autostrada tirrenica. Tanto è vero che sin dal 2008 sono state fatte 9 diverse ipotesi di possibili tracciati, tutte riconducibili ad uno di quelli proposti da Sat – conclude Marras -, meno quello costiero».