MONTE ARGENTARIO – «Non basta non avere simboli di partito per essere una civica» Ad affermarlo il Movimento per il rinnovamento dell’Argentario che interviene sulla campagna elettorale per l’elezione del sindaco. «Le due liste – prosegue l’Mpr – hanno al loro interno tinte variopinte, in parte riconducibili al filone del centro destra, con l’aggravante che una di esse, quella del Pd di Sandrelli, comprende spezzoni o schegge staccatesi dalla formazione di provenienza, come le Voci, in maggioranza con Cerulli nello scorso turno elettorale, ed in modo diverso e più soft da Gda, forza di centrosinistra, oltre a Fli. Mancano nelle squadra altre forze di opposizione di centrosinistra, il movimento di Gente dell’Argentario che all’ultimo turno elettorale, con 3000 voti, era indubbiamente il primo gruppo dell’opposizione, la corrente di pensiero dei giovani del Pd del Movimento Rinnovamento e Sel. Di questa divisione forti sono le responsabilità della dirigenza del Circolo Pd di Porto Santo Stefano, che all’inizio delle consultazioni poneva come condizione irrinunciabile agli altri alleati lo svolgimento delle primarie per la scelta del candidato a sindaco del comune di Monte Argentario».
«In seguito, dopo aver scelto in modo verticistico Sandrelli, per paura di un esito non favorevole – afferma Mpr -, il Pd locale rinuncia alle primarie con il consenso di Argentario Lab (Voci-Gruppo di Centro-Fli) rompendo così di fatto la possibilità di un’alleanza unitaria e la possibilità di dare spazio a un progetto nuovo e un candidato giovane del luogo». Per questo Mpr ha deciso di non aderire alla lista di sandrelli. «In questo quadro politico così anomalo e contraddittorio – prosegue – il Mpr non sarà certamente solo e insieme a Gente dell’Argentario e Sel porterà avanti le scelte per il cambiamento e per le innovazioni in tutti gli aspetti che riguardano gli interessi generali della comunità».