di Daniele Reali
GAVORRANO – Ultima consiglio prima del voto e seduta carica di tensione a Gavorrano dove tra meno di un mese gli elettori torneranno alle urne per eleggere sindaco e consiglieri. Un consiglio che si è concluso con qualche scintilla tra il capogruppo di maggioranza Mauro Giusti e la prosindaco Elisabetta Iacomelli.
All’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto 2012 del Laboratorio Gavorrano Idea, del rendiconto della gestione di esercizio finanziario 2012 e del riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Atti approvati senza particolari discussioni, mentre il dibattito vero in aula si è spostato sul piano politico.
Prima del voto sul rendiconto del comune, che come ha spiegato l’assessore al bilancio Gianfranaco Mazzi si chiude con un avanzo di competenza di 70 mila euro, il capogruppo Mauro Giusti ha lanciato una stoccata alla prosindaco. «Nonostante che il capo ci abbia abbandonato – ha detto Giusti – non abbiamo fatto mancare il nostro sostengo all’azione amministrativa: quando il vicesindaco ci ha sfiduciati non abbiamo fatto come i 9 consiglieri, non ci siamo dimessi, ma siamo andati avanti».
Secca la replica della prosindaco Iacomelli. «Io non ho sfiduciato nessuno, anzi nessuno ha tenuto conto del mio lavoro in questo ultimo anno, sono stata trattata male e mi stupisce che queste critiche arrivino proprio dal capogruppo: a lui chiesi di intervenire a mia difesa durante la famosa riunione, ma lui non prese in considerazione il mio invito. Anche io non mi sono dimessa dopo gli attacchi ricevuti. Ho portato avanti il mio impegno con serietà e responsabilità anche se con molta fatica visto il clima che si era creato».
Poco prima a “punzecchiare” la maggioranza, come a mettere in evidenza un’atmosfera un po’ “ingessata” dei lavori in consiglio, era stato il capogruppo di centrodestra Jurij Di Massa con una battuta sull’intervento del consigliere Antonio Melillo. Melillo stava ringraziando «a nome della maggioranza» gli assessori per il lavoro svolto, e Di Massa ha chiesto «a quale maggioranza si riferisse» con preciso riferimento alla spaccatura avvenuta nel mese di marzo con l’uscita da parte di Elisabetta Iacomelli dalla coalizione che aveva sostenuto Massimo Borghi.
Insomma per essere stato “l’ultimo giorno di scuola” gli alunni hanno pensato poco alle vacanze e tanto al voto del 26 e del 27 maggio prossimi.
La seduta si era aperta con un minuto di raccoglimento per ricordare la scomparsa dell’assessore Davide Manni di cui oggi ricorreva l’anniversario (nella foto i consiglieri che rispettano il silenzio).