di Daniele Reali
GROSSETO – La Maremma non ci sta. Il 2012 è stato un anno funesto: tra siccità e alluvione l’agricoltura nella nostra provincia ha provocato danni per 70 milioni di euro. Un intero settore in ginocchio con più di 800 aziende che hanno presentato domande di risarcimento per l’alluvione e più di 1.000 per la siccità.
«È una situazione di estrema sofferenza che deve essere affrontata con misure straordinarie» ha detto l’assessore alle politiche agricole Enzo Rossi e per questo il consiglio provinciale ha approvato un documento per chiedere «interventi eccezionali» prima che sia troppo tardi.
A fronte dei danni subiti ad oggi le aziende colpite possono contare solo sulle risorse residue del fondo speciale della regione Toscana che non supera i 4,5 milioni di euro.
«Le difficoltà in cui si trovano le aziende sono eccezionali: l’85% delle coltivazioni di cereali e foraggio è andato perso con danni diretti sulla produzione e indiretti per gli allevamenti. In queste condizioni servono subito almeno 30 milioni di euro».
Un appello cha dalle provincia di Grosseto viene rivolto al governo, ma che dovrà estendersi anche all’Unione Europea, perché solo a Bruxelles si possono autorizzare interventi straordinari di questo tipo. «Mi sembra – ha detto Lauro Cutini – capogruppo del gruppo misto – che ci sia sempre maggiore sordità nei confronti nel nostro territorio. La Maremma ha bisogno di interventi straordinari anche per migliorare la gestione dei periodi di siccità e per questo chiediamo un impegno concreto a governo ed Europa».
A questo documento sulla questione agricoltura ne seguirà a breve un altro per tutelare il settore della zootecnica, anche questo in difficoltà e alla ricerca di risposta che possano garantire prospettive per il futuro.