ROMA – Il presidente della Repubblica ha sciolte le riserve. Dopo le consultazioni della giornata di ieri Girogio Napolitano ha chiamato al Colle Enrico Letta: a lui, vicesegretario del Partito Democratico, è stato affidato l’incarico per formare un governo.
Enrico Letta, 47 anni, toscano di Pisa, è stato uno dei ministri più giovani della Repubblica Italiana: nel governo D’Alema a soli 32 anni ricoprì infatti l’incarico di Ministro per le Politiche Comunitarie. Come prevede la prassi per la formazione del governo Letta ha accettato l’incarico con riserva. Domani dovrebbe essere la giornata decisiva per il proseguo del suo incarico: come annunciato pochi minuti fa, nella giornata di domani incontrerà tutte le delegazioni delle forze politiche presenti in Parlamento per capire quali siano i numeri sui quali si potrà poggiare questo nuovo “governo Letta”.
Nel caso che Letta si presentasse davanti alla camere per la fiducia sarebbe il secondo presidente del consiglio più giovane della storia repubblicana dopo Giovanni Goria (43 anni).
Tra le prime parole di Letta la definizione del governo che dovrebbe nascere tra qualche giorno: «per me – ha detto Letta – dovrà essere un governo di servizio al paese».
Secondo le aspettative il governo che dovrebbe nascere da questo tentativo voluto dal presidente Napolitana potrebbe contare sul sostegno del Pd, di Scelta Civica, del Pdl e forse anche della Lega Nord che aveva posto veti suoltanto sui nomi di Giuliano Amato e Mario Monti. (dierre)