GROSSETO – È stato firmato ieri a Gaeta un protocollo d’intesa tra Provincia di Grosseto e l’Istituto Tecnico Superiore per la Mobilità Sostenibile – Fondazione “G. Caboto” per la promozione di percorsi formativi per il personale marittimo.
L’accordo di collaborazione è stato siglato nel corso del Seminario Nazionale degli Istituti Tecnici Trasporti e Logistica, giunto al suo quarto anno, che vede la partecipazione da tutta Italia di 34 Istituti Tecnici già Nautici. Il protocollo vuole promuovere attività formative e di tirocinio per giovani che si avviano al lavoro marittimo con programmi, progetti e specifici moduli formativi per figure professionali di “Tecnico Superiore”. Oltre a concentrarsi sulla formazione continua del personale marittimo, il protocollo ha tra gli altri scopi quello di favorire l’inserimento degli allievi nei tirocini formativi in aziende e porti turistici del territorio.
“Questo protocollo è un formidabile impulso per il futuro del nostro Istituto Nautico a Porto santo Stefano – commenta Marco Sabatini, vicepresidente della Provincia di Grosseto – che è, da sempre, uno strumento strategico del territorio maremmano. Inoltre, questa firma rappresenta un’opportunità per gli studenti che potranno allargare i loro orizzonti formativi e una rinnovata attenzione verso la nautica che in questo angolo di Toscana ha una lunga e preziosa tradizione”.
La firma è avvenuta nell’ambito del più ampio evento gaetano, lo Yacht Med Festival, che si tiene a Gaeta tra il 20 ed il 28 di aprile.
“Si tratta di una iniziativa estremamente importante – commenta Enzo Sbrolli, preside dell’Istituto Nautico di Porto Santo Stefano – perché mette in contatto il mondo della scuola con il mondo del lavoro in un settore, come quello della nautica professionista, assolutamente strategico per il nostro territorio”.
“Ci prefiggiamo – ha affermato Cesare d’Amico, Presidente dell’ITS Fondazione Caboto – di offrire ai giovani una concreta opportunità per entrare nel mondo del lavoro attraverso un’adeguata preparazione fatta di didattica e vere esperienze di lavoro. Credo che ci dobbiamo sentire ancora più responsabili verso di loro poiché è una generazione alla quale non siamo stati capaci di dare la stessa visione e la stessa speranza che i nostri padri hanno dato a noi facendo risorgere il nostro Paese dalla distruzione della guerra” e il protocollo rappresenta la partecipazione di un territorio, quello grossetano, ad una visione di intervento in questa logica”.
Nella foto allegata, la firma del protocollo tra Marras e d’Amico.