GROSSETO – Riguardo alla liberalizzazione delle edicole torna ad intervenire la Fenagi, della Confesercenti «La legge regionale continua a prevedere la necessità che per l’apertura di punti vendita, esclusivi e non, vi sia il rilascio da parte delle amministrazioni comunali di un atto autorizzatorio, non essendo dunque sufficiente una mera dichiarazione di inizio attività (la cosiddetta SCIA). L’autorizzazione continua a dover essere rilasciata sulla base di alcuni criteri qualitativi, tra i quali la “salvaguardia della parità di trattamento delle diverse testate”, da realizzarsi mediante la previsione di “un adeguato spazio espositivo” da parte del punto vendita».
«Pur nel rispetto della necessità di garantire a chiunque lo voglia di entrare nel mercato della vendita di stampa quotidiana e periodica – afferma ancora Fenagi -, riteniamo che la regolamentazione a livello locale dovrebbe essere tale da garantire il corretto equilibrio di concorrenza nel mercato facendo in modo che di quella torta che, dati alla mano, sta diventando ogni giorno sempre più misera, ad ogni impresa tocchi una fetta sufficiente per sopravvivere. Le nostre imprese sono pronte ad organizzarsi ed innovarsi per affrontare il vento di liberalizzazione che soffia ormai sulla gran parte dei settori del commercio e che sta per sferzare anche nel nostro: come categoria dovremo ripensare al nostro modo di fare impresa, insieme agli editori ed alle imprese che si occupano della distribuzione, valutando la possibilità di offrire sempre più servizi, informatizzando sempre di più il settore».