GAVORRANO – Si conosceranno domani i nomi dei candidati che compongono la lista del “Centrosinistra Unito” che vede come candidata a sindaco Elisabetta Iaconelli. È in programma infatti per domani sera, martedì 23 aprile, alle 20,30, la cena di sottoscrizione per finanziare la campagna elettorale del “Centrosinistra Unito per Gavorrano”, occasione anche per presentare i dieci candidati in consiglio comunale. L’iniziativa sarà ospitata dall’osteria “Il Fanta”, a Gavorrano, in via Terranova 8.
«Sarà un momento – scrivono dal centrosinistra – di incontro tra gli attivisti per presentare la lista dei candidati che affiancheranno Elisabetta Iacomelli in questo importante e vitale impegno» (nella foto i rappresentanti della coalizione del Centrosinistra Unito alla presentazione del simbolo: da sinistra Mario Ciacci, Daniele Tonini, Elisabetta Iacomelli, Giuseppe De Biase e Luca Gabrielli).
«L’incontro – aggiungono – è un’occasione per ribadire la necessità di condurre una campagna elettorale all’insegna della determinatezza, della correttezza e, in primo luogo, della capacità di recepire le istanze e i veri problemi che affliggono l’intera popolazione. Soltanto così sarà possibile rispondere ai cittadini in modo concreto».
In merito questo inizio di campagna elettorale i rappresentanti del “Centrosinistra Unito” tornano a parlare degli «attacchi a livello personale subiti dalla candidata a sindaco» che, sempre secondo i rappresentanti della lista che sostiene Elisabetta Iacomelli, «ripropongono un vecchio e stantio metodo di fare politica, che ha già creato troppi danni» a Gavorrano. «Persistere su questa strada aggiungono –, come sembra fare “Centrosinistra per Borghi sindaco”, ha il solo risultato di dirottare l’attenzione dei cittadini dai temi essenziali come il lavoro, la coesione sociale, la solidarietà e lo sviluppo del territorio che noi abbiamo individuato, così come ci è stato chiesto dalla gente».
«Dare risposte a questi argomenti è il futuro. Tornare o persistere su personalismi bietti e inconcludenti rappresenta l’ulteriore declino di una situazione già precaria e di forte disagio per la popolazione».