di Barbara Farnetani
FOLLONICA – “Nessuna alleanza con Berlusconi” è questo lo striscione che campeggia sopra la sezione del Pd di via Portogallo a Follonica. Continua la resistenza delle singole sezioni alle scelte fatte a livello nazionale dalla dirigenza del partito. Ieri era stato proprio il Pd di Follonica a chiedere ai candidati maremmani in Parlamento di non votare Franco Marini alla carica di Presidente della Repubblica, perché la decisione avrebnbe creato “una ferita profonda dentro il partito” venendo meno quella spinta al rinnovamento così fortemente richiesta dal paese.
Oggi è il Pd di Gavorrano a chiedere di “chiudere con un certo passato” e a cercare una figura condivisa anche all’interno e non solo “con la parte politica a noi più avversa”. Insomma c’è uno scontento diffuso nella base del Partito Democratico, l’amara sensazione di essere stati esclusi da ogni decisione. Peggio, che le decisioni siano state prese proprio in spregio a quello che i militanti avrebbero voluto. Ed è per questo che si stanno diffondendo, un po’ ovunque, forme di “resistenza” e di “ribellione” più o meno evidenti. Come quello di Follonica, forse anche per mettere ben in chiaro con gli elettori, che il partito, a livello locale, sta facendo di tutto per far rispettare la volontà e le istanze popolari.