di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Una crisi senza fine, una crisi tangibile, qualora ce ne fosse bisogno, anche nei numeri. Sono allarmanti i dati forniti dalla Provincia di Grosseto attraverso Massimo Caramelli, responsabile del servizio del centro per l’impiego. In Maremma sono circa 24mila i disoccupati amministrativi. Un numero superiore rispetto a quello fornito dall’Istat, perché una precisazione è doverosa: vengono considerati tali, anche coloro che hanno ricevuto incarichi a tempo della durata di 30 giorni e hanno un reddito inferiore agli 8mila euro. Un dato che, seppur superiore rispetto alle ricerche Istat, pone comunque l’attenzione sulla gravità del problema, malgrado in ambito regionale, la provincia di Grosseto, risulti quella che ha fornito il contributo minore al numero di disoccupati. Un aspetto che chiaramente fa riferimento al numero di popolazione inferiore ad altre province toscane e al tessuto industriale certamente meno presente in Maremma.
In ogni caso, i numeri preoccupanti emergono anche da altri dati: nel primo trimestre del 2013, ad esempio, sono stati 11.243 gli avviamenti al lavoro, contro i 12.623 dello stesso periodo del 2012, vale a dire che ne sono stati persi 1.380, cioè un 11% in meno. Di conseguenza cresce anche il numero dei nuovi disoccupati, nel bimestre gennaio-febbraio del 2013, sono 2040, mentre nello stesso periodo del 2012 erano 1684. L’aumento, quindi, è di 356 unità che figurano tra i nuovi disoccupati in provincia di Grosseto. Numeri drammatici, peggiori di quelli emersi nel 2012, considerato l’anno orribile in fatto di perdita di posti di lavoro e licenziamenti. Numeri alarmanti, a conferma che l’inversione di tendenza appare ancora molto lontana.