FIRENZE – Anche per il 2012 la Toscana ha garantito i servizi per la non autosufficienza e la vita indipendente, con un finanziamento di 80 milioni, in assenza di qualsiasi contributo a livello nazionale. L’utilizzo del Fondo per la non autosufficienza da parte delle 34 zone/distretto toscane sarà oggetto di una relazione che l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni terrà prossimamente in Consiglio Regionale. La relazione è stata approvata stamani dalla giunta.
Dunque, nel 2012 la Regione ha trasferito alle 34 zone/distretto complessivamente 80 milioni di euro (di cui 5.200.000 per il Progetto Vita Indipendente), con una ripartizione fatta in base a indicatori: di carattere demografico; relativi all’incidenza della popolazione in condizioni di disabilità e di non autosufficienza; relativi alle persone non autosufficienti, disabili e anziane accolte nelle strutture residenziali e semi-residenziali. Le risorse sono state utilizzate per l’erogazione delle prestazioni previste dal Piano di assistenza personalizzato (PAP), nell’ambito di queste tipologie: interventi domiciliari sociosanitari, di aiuto alla persona, forniti in forma diretta dal servizio pubblico; interventi in forma indiretta, domiciliari o per la vita indipendente; inserimenti in strutture semiresidenziali; inserimenti temporanei o di sollievo in residenza; inserimenti permanenti in residenza. 30 zone su 34 hanno completato la rendicontazione delle risorse, le 4 rimanenti sono in fase di completamento.
“Dai dati in nostro possesso registriamo un forte incremento del numero di anziani assistiti – sottolinea l’assessore Marroni -Nel 50% dei casi la presa in carico avviene immediatamente dopo la segnalazione, e nei restanti casi comunque entro 3 mesi. Per quanto riguarda le liste di attesa per il ricovero in Rsa, il dato è andato progressivamente calando: dai 3.304 del 2007 agli 880 del 2012. Ma stiamo lavorando per ridurre ulteriormente le liste di attesa”.
Nel 2012, le segnalazioni effettuate ai Punti Insieme sono state complessivamente 86.023, corrispondenti a circa il 9,9% della popolazione residente toscana ultrasessantacinquenne. Mensilmente ci si attesta intorno a una media di 7.000 segnalazioni. Da queste segnalazioni sono derivate 66.634 prese in carico corrispondenti al 7,7% della popolazione residente toscana ultrasessantacinquenne. Le prese in carico sono state caratterizzate per il 26% da un bisogno socio sanitario complesso, che ha portato quindi a una valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM), con la relativa stesura di un Piano assistenziale personalizzato (PAP), per un totale di 17.643 PAP redatti. Le restanti prese in carico hanno portato ad una risposta assistenziale di tipo sociale o sanitario semplice.