ORBETELLO – Sull’Autostrada tirrenica non si ferma la polemica. Ad intervenire oggi il Pd di Capalbio che afferma di non aver votato durante l’ultima riunione provinciale del partito «pur condividendo le perplessità e le riserve espresse. La precisa sensazione, peraltro non nuova per Capalbio – afferma il segretario Bruno Piccolotti -, è che vi sia una scelta che voglia tener conto delle oggettive e condivise difficoltà di alcuni territori, orientandosi verso scelte diverse che sposterebbero tali difficoltà altrove, senza contare i riflessi sugli atti di governo del territorio, a suo tempo approvati da tutti gli enti». Il Pd conclude chiedendo che si costituisca un tavolo provinciale permanente che veda coinvolti tutti i rappresentati degli enti direttamente interessati al tracciato.
Parla invece di una infrastruttura che non sarà una vera e propria autostrada il Pd di Follonica «non ne ha le caratteristiche, né ne garantisce le misure standard; questo significa che al nostro territorio verrà sottratto un collegamento veloce a costo zero, rimpiazzato da un altro di caratteristiche simili però a pagamento, con gravi ricadute sull’ecomomia locale. Inoltre non verranno realizzate le companari per il raggiungimento dei punti di interesse e verranno eliminate numerose uscite con conseguente aggravio del traffico sulla rete stradale provinciale, che, in alcuni casi, attraversa i centri urbani».
Da sempre contraria alla scelta autostradale si dice invece Rifondazione comunista. «Era ed è indispensabile la messa in sicurezza dell’Aurelia spostando il tracciato – afferma Fabio Meini -. In questa fase in cui i giochi sembravano fatti, Rifondazione, si è impegnata ad ottenere la più ampia esenzione dal pedaggio per le popolazioni residenti nel territorio maremmano e la massima durata delle stesse, come si è impegnata sulla scelta di un tracciato meno impattante possibile sul territorio e sull’equilibrio ambientale. Ciò che ci lascia esterrefatti è la posizione della segretaria del PD di Albinia la quale non se la prende con chi ha scelto il tracciato, ma con chi ha dato chiari segni di dissenso».
Infine l’Associazione Colli e Laguna di Orbetello per il tracciato della Regione parla di un scelta che “che favorisce esclusivamente le esigenze di Sat e ignora completamente i problemi del territorio, che rimangono tutti irrisolti, mentre una Regione dovrebbe rappresentare proprio il territorio. Rimangono tutte le problematiche ambientali, idrogeologiche, archeologiche, socio-economiche e di salute pubblica che sono state dimostrate veritiere anche dagli ultimi eventi alluvionali, e che costituiscono la base delle azioni giudiziarie intraprese.”
“Prendiamo oggi atto della posizione unitaria assunta da molti sindaci della provincia di Grosseto che – prosegue l’associazione -, con grande senso di responsabilità, sostengono fortemente la battaglia che i cittadini stanno portando avanti, nella consapevolezza della devastazione del territorio a cui porterebbe questo tipo di tracciato. Prendiamo atto anche che gli Assessori Regionali Bramerini e Allocca non hanno condiviso la scellerata scelta della Regione Toscana. Tuttavia riteniamo che l’astensione non sia sufficiente rispetto all’impegno e alle posizioni assunte nel passato nei confronti del territorio. Ci saremmo aspettati un atteggiamento più coraggioso. Continuiamo la battaglia contro la devastazione del territorio, della vita socio-economica e della salute dei suoi abitanti”.