di Barbara Farnetani
GROSSETO – Dal Garibaldi alla Chelliana dalla colonia di Marina alle Terme di Roselle, dal vecchio ospedale alle Mura. Sono molti i beni pubblici che necessiterebbero di un restyling o di una nuova destinazione d’uso. Proprio per questo il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, ha stilato un elenco con gli interventi monumdento per monumento. Anche in seguito all’interrogazione del consigliere Pierfrancesco Angelini. «Violare il patto di stabilità – precisa Bonifazi – non è possibile né augurabile. In questo caso la sanzione principale consisterebbe nel dover portare al massimo tuttti i tributi dei cittadini. Dalla Tarsu all’Imu, ma anche ad esempio nel trasporto pubblico scolastico che le famiglie coprono per il 10% e che dovrebbero sostenetre in toto, gli asili nido, da cui si incassa il 45% del costo effettivo, i servizi sociali, che ci costano oltre 4 milioni di euro. Abbiamo fatto alcune scelte, come mettere a posto l’edilizia scolastica, e di investire nel sociale. Mi auguro che il patto di stabilità sia allentato, ma che si tenga anche conbto che i comuni non sono tutti uguali: noi abbiamo trovato un debito di 110 milioni di euro, e abbiamo deciso di ridurlo di 20, invece he fare nuovi investimenti: questo ci ha consentito di liberare 3 milioni l’anno di interessi da utilizzare per le spese correnti».
Poi Bonifazi è passato ad analizzare le singole situaziuoni:
Ex Garibaldi:
«L’amministrazione Antichi aveva fatto un bel progetto, per costruire case per giovani coppie e un asilo, grazie ai contributi regionali – afferma Bonifazi -. Il comitato per il Garibaldi si mise di traverso e non se ne fece di nulla. Vorremmo cercare di riprendere quel progetto, sostituendo all’asilo un centro diurno di accoglienza per chi si trova in una situazione di disagio sociale. Servono circa 6 milioni di euro perché sulla struttura ci sono alcuni vincoli e dunque non bastano i quattro milioni che invece saranno destinati alla costruzione di 25 alloggi alle Stiacciole. La regione però sembra interessata a finanziare il progetto».
Vecchio Ospedale:
«C’è un gruppo di lavoro che sta lavorando alla fattibilità della sede unica del Comune – spiega il sindaco di Grosseto -. I fondi verranno necessariamente dalla vendita di altri edifici o aree comunali (edificio via Tito Speri, edificio piazza della Palma, edifici Via Sonnino, lotti Foro Boario ed altri ancora) ma il mercato immobiliare stenta. Soldi dal bilancio non sono ipotizzabili come anche privati che, in questo momento, potrebbero comprare quell’area per farci delle case. Inoltre l’area è vincolata dalla Soprintendenza e ha una destinazione pubblica. L’accorpamento significherebbe centralizzare i dipendenti adesso disseminati in 17 diverse strutture, spesso in affitto». Il comune tra biblioteca e altre strutture spende infatti 30 mila euro al mese di affitto. Una soluzione potrebbe essere far costruire il nuovo comune ad un privato per poi pagare l’affitto sino a completo riscatto.
Terme di Roselle:
«Ospiteranno il centro nazionale di documentazione degli Etruschi, su cui la Regione ha già deciso di investire 12 milioni di euro. Grazie ai fondi Fas, quelli per le aree sottoutilizzate – precisa Bonifazi -, bisognerà valutare come trasformare la struttura esistente, senza abbatterla. Vedere se è stabile o se va risanata. In più il comune vorrebbe affiancare alla struttura un piccolo centro termale, tipo calidario, da far realizzare, e gestire, con fondi privati.
Colonie di Marina:
«Solo una delle colonie (quella di San Rocco) è di proprietà del comune – sottolinea Emilio Bonifazi -, le altre (Bodoni e Saragat) sono private. Per la San Rocco, due piani per 7 mila mc, sta tutt’ora ospitando una scuola, che non sarà spostata, in più a breve ospiterà i mondiali di vela, che porteranno a marina dalle 2 alle 3 mila persone. Dopo di allora nascerà una scuola di vela. I lavori, per cui sono stati investiti 200 mila euro, termineranno a maggio»
Ex Chelliana:
La spesa negli anni è lievitata sino a raggiungere i quattro milioni di euro che servirebbero per il nuovo allestimento. Troppi per lo stato di crisi attuale, anche se il sindaco non nega che non sarebbe contrario a priori a far tornare in via Mazzini la biblioteca. Anche perché nel frattempo, vista la precarietà della situazione della Provincia, è saltato il progetto di costruire alla cittadella una nuova sede per la Chelliana. Quello che vorrebbe il comune è «ridare funzione centrale a quella struttura, e per questo abbbiamo richiesto a Regione, Stato e Comunitàò europea fonti straordinarie di finaziamnto»
Per l’illuminazione di Principina a Mare il sindaco ha ammesso: «Serve circa un milione di euro, stiamo cercando i soldi». La pavimentazione del Vallo degli arcieri, invece prevede interventi di miglioramento, ma la pavimentazione non verrà comunque sostituita visto che era stata indicata proprio dalla Soprintendenza. Per le Mura «con un intervento di 200 mila euro il Cassero è oggettivamente rinato – sottolinea Bonifazi – ravvivato grazie ad iniziative di vario genere, e a breve verrà effettuato un bando per la realizzazione di una caffetteria alle casette cinquecentresche. Inoltre grazie ad uno stanziemtno di 300 mila euro stanno partendo i lavori al Bastione Maiano. Con riaffidamento dell’Eden continua la riqualificazione delle Mura»
Ex Clarisse:
«L’obiettivo è quello di realizzare la Pinacoteca. Un intervento che sarà completato per stralci. 450 le opere comunali che potrebbero essere ospitate nella struttura» conclude il sindaco Bonifazi.