FOLLONICA – «Nell’esito della controversa vicenda dei villaggi turistici non ci sono vincitori, ma solo una grande sconfitta: la città di Follonica e le occasioni che le sono state fatte perdere». Così Simone Turini, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, parla del caso Veliero e dell’accordo raggiunto in extremis per evitare di far approdare la vicenda nelle aule del tribunale.
«L’accordo raggiunto tra l’Amministrazione Comunale e il Veliero – scrive Turini – è la fine di una telenovela che durava da troppo tempo, frutto di un’intesa che arriva in zona Cesarini, con la spada di Damocle che pendeva sulla testa del Comune, ovvero il timore di una sentenza sfavorevole da parte del Tar che avrebbe prodotto ulteriori problemi per l’ente».
«Per quanto ci riguarda si poteva già da molto tempo aver trovato una soluzione che, nel pieno rispetto della legge, non avrebbe penalizzato quelle strutture ricettive e la città nel suo insieme»
«Per tre anni si è andati avanti a testa bassa confermando una incapacità amministrativa e una testardaggine da parte del Sindaco, della Giunta comunale e del direttore generale che, tanto per il Maresì che per il Veliero, hanno tenuto una posizione difficile da sostenere facendo pagare a Follonica un prezzo salatissimo in termini di cattiva pubblicità, elevatissime spese legali, per non parlare dei danni alla promozione turistica e commerciale della città».
«Ora ci avviciniamo a vivere l’ultima estate con l’Amministrazione Baldi in carica e non sappiamo ancora se i due villaggi, visti i tempi così stretti, saranno nelle condizioni di poter aprire e affrontare la stagione turistica alle porte. Temiamo di no e questo ci preoccupa perché contribuirà a depotenziare e impoverire la varietà dell’offerta turistica follonichese». «Come opposizione abbiamo sempre tenuto una posizione responsabile sulla vicenda, denunciando per tempo il percorso sbagliato che il Comune aveva imboccato e imponendoci perfino il silenzio quando, ormai molto tardi, si sono affacciate all’orizzonte possibilità di un accordo. Non abbiamo potuto e non possiamo, però, tacere gli errori commessi né possiamo omettere di dire che le soluzioni delle controversie con Maresì e Veliero non sono state omogenee a conferma della condotta non coerente dell’Amministrazione».