di Annalisa Mastellone
GAVORRANO Con le prime giornate di primavera, giardini e parchi pubblici aprono le porte a ragazzi e famiglie che si ritrovano insieme per giocare e passare qualche ora all’aperto, circondati dalla natura: i bambini si divertono nell’area gioco, i genitori chiacchierano sulle panchine, i nonni passeggiano e gli amici si incontrano. Scene di tranquilla vita cittadina in cui a volte, purtroppo, “stona” la cattiva educazione di alcune persone. Tra i frequentatori del parco pubblico della Finoria, in uno dei punti più panoramici di Gavorrano, c’è infatti una coppia di residenti preoccupata per alcune situazioni di decoro che interessano la struttura. All’interno del “polmone verde”, che con i suoi 7.500 metri quadrati si estende all’ombra di castagni secolari, c’è una colonia felina istituita per accudire i gatti della zona.
“Il problema è che – dicono i due – è brutto vedere piatti e ciotole in plastica abbandonate in un punto del parco in cui i mici vengono sfamati”. La zona “incriminata” è quella dietro ai bagni. “Spesso – continuano -, nelle nostre passeggiate qui al parco, troviamo questo brutto spettacolo, con piattini di plastica che una volta svuotati dal cibo non vengono buttati via, anzi, vengono lasciati lì in bella mostra. Non so chi porti loro da mangiare, ci sono passanti e persone della zona che lo fanno, ma sarebbe decoroso lasciare pulita la zona, che tra l’altro è alla vista di tutti e oltretutto all’interno di un parco ricco di vegetazione e bello come questo. Ci sono delle aree per pranzi all’aperto e giochi per bambini. Ci vuole maggiore rispetto e più attenzione, sono spazi pubblici e tutti noi dobbiamo averne cura”.
L’appello a un comportamento civile, sottolinea la coppia, va esteso a tutti i frequentatori, visto che, ad uno sguardo più attento, è facile rendersi conto della cattiva educazione di qualcuno che al parco ci viene per “divertirsi” a modo suo. Segni di inciviltà sono infatti in giro un po’ ovunque. In particolare, se ci si avvicina ai tavolini in legno che con le panche attrezzano l’area pic nic, si possono notare dei cestini per rifiuti resi inutilizzabili perché malmessi o addirittura sradicati e accartocciati. Ed è sufficiente fare un rapido giro per imbattersi in scritte a spray che compaiono, colorate, su panchine e muretti e altri angoli del parco. Ma la cosa che più di ogni altra fa gridare alla vergogna, è vedere la vegetazione che circonda il parco usata come discarica. E’ purtroppo diffusa la cattiva abitudine di disfarsi di avanzi di cibo o di bivacco lanciandoli, letteralmente, tra i fusti e le piante sottostanti. Gli esempi più evidenti si scorgono dal terrazzino che si trova dietro ai bagni, dal quale si ha un panorama fatto di bottiglie, lattine, sacchetti di plastica e cartacce varie abbandonate nel verde. Stessa scena all’ingresso del parco, nella parte esterna oltre la recinzione, dove i castagni sono ormai diventati ricettacolo di spazzatura.