GROSSETO – Un territorio sempre più marginalizzato da tutti i flussi e le direttive di traffico nazionali. Renzo Alessandri, direttore provinciale Cna, giudica duramente la scelta di Trenitalia di soppressione del servizio Frecciabianca. Nel tempo, ricorda Alessandri «La classe imprenditoriale locale ha compiuto sforzi apprezzabili: la qualità dell’agricoltura è cresciuta insieme alla capacità di trasformazione del prodotto, le produzioni agroalimentare hanno saputo specializzarsi e qualificarsi, la ricettività, almeno quella extra alberghiera si è accresciuta e diffusa, mentre le vie di collegamento sono rimaste sostanzialmente le stesse. L’apertura del corridoio tirrenico è tutt’oggi una promessa, attendibilissima, ma come dimostra il perdurare dei problemi nel tratto Orbetello / Capalbio, ancora tale, la due mari è un percorso di guerra destinato, complice la mobilità estiva, quanto meno ad aggravarsi mentre l’asse nord sud della provincia si snoda (ancora) sui percorsi consolari. L’aeroporto, dotato di una pista principale lunga tre chilometri e larga quarantacinque metri, è ancora in attesa dell’operatività notturna, limitatamente al decollo si badi bene».
«Resterebbe la ferrovia, ma ogni cambiamento degli orari equivale ad una lotteria che ha come “posta” un euro star o, nella migliore delle ipotesi, un intercity – prosegue Alessandri -. Visto però che ormai il piatto piange, nel senso che è rimasto ben poco da sopprimere, nel mirino di Trenitalia (dopo le stazioni intermedie di Follonica e Orbetello) sono finiti i Frecciabianca: i treni migliori (si fa per dire) un surrogato di quell’alta velocità di cui l’azienda non manca di farsi vanto. Tutto questo, come ha giustamente osservato il Sindaco Bonifazi, è tra l’altro avvenuto senza un minimo di confronto con istituzioni e territorio; è stato un atto discutibile e unilaterale di Trenitalia che, contestualmente alla diffusione della notizia, aveva addirittura già bloccato la vendita di abbonamenti e biglietti. Ma la politica e l’insieme delle istituzioni locali, a fronte di una ulteriore e progressiva marginalizzazione del territorio cosa intendono fare?»
Info: www.cna-gr.it/