FIRENZE – «Il Sistema Sanitario Toscano, anche in tempi di crisi, è solido, ben strutturato e in crescita. Abbiamo affrontato una crisi economica senza precedenti, mantenuto il livello dei servizi e migliorato molte performance, continuato a investire e innovare, contenuto i costi operativi, rinnovato e potenziato il sistema dei controlli; pensato, approvato, affrontato e iniziato una prof0nda ed epocale riorganizzazione. Quanto ai bilanci, è notizia della settimana scorsa che il Tavolo Ministeriale ha valutato positivamente la sanità toscana anche per il 2011». Questo il senso della comunicazione che l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha fatto in Consiglio regionale.
L’assessore ha poi illustrato gli obiettivi raggiunti in questi anni dalla sanità toscana, la situazione dei bilanci e le iniziative messe in atto per potenziare i controlli, e la riorganizzazione del SST avviata da luglio scorso.
– La speranza di vita: i toscani vivono più a lungo. Un toscano ha un’aspettativa di vita di 79,9 anni se maschio e di 84,9 se femmina (media italiana rispettivamente 79,2 e 84,4).
– La mortalità generale in costante e progressiva diminuzione e sempre minore di quella italiana. La mortalità infantile (nel primo anno di vita) è diminuita in Toscana nel corso degli anni, assestandosi intorno al 2,6 per 1.000 nati nel biennio 2007-2008, rispetto a una media italiana di 3,3; la mortalità perinatale (a 6 giorni dalla nascita) è di 1,9 morti ogni 1.000 nati vivi (media italiana 2,4). Mortalità generale: 107.88 ogni 10.000 residenti nei maschi e 67.88 ogni 10.000 residenti femmine (media italiana, rispettivamente 110.92 e 69.46. Diminuisce la mortalità per tumori, sia nei maschi che nelle femmine in tutte le classi di età. La sopravvivenza migliora anche grazie ad un miglioramento nelle cure e nella prevenzione.
– Esiti e qualità in ospedale. Nel Programma nazionale Esiti 2012, del Ministero della salute e Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), la Toscana è nel gruppo di testa e migliora più delle altre regioni. Questo significa che è in grado di salvare più vite ed evitare più morti.
– Gli stili di vita: i toscani si muovono di più. La percentuale di sedentari tra i 18 e i 69 anni nel 2010 è pari al 29% in Toscana e al 31% in Italia. In media, 7 bambini toscani di 8-9 anni su 100 sono obesi, contro 11 della media italiana; e 8 adulti (media italiana 10).
– Il tasso di ospedalizzazione va nella direzione dell’appropriatezza. Diminuiscono i ricoveri inappropriati, aumentano gli interventi chirurgici.
– La qualità delle cure è ulteriormente migliorata. Per le fratture di femore nel 2011 la Toscana arriva al 60% di fratture operate nelle 48 ore e nel 2012 raggiunge il 71%, contro una media nazionale ferma al 39%. Siamo l’unica regione in Italia ad aver ottenuto tali risultati di miglioramento.
– Gli accessi al pronto soccorso sono leggermente diminuiti. 1.182.330 accessi nel 2011; 1.098.897 accessi nel 2012. Segno che la popolazione fa un utilizzo sempre più corretto di questo servizio e che aumenta la risposta che il cittadino trova nei servizi offerti dai medici di base.
– I servizi territoriali sono nettamente migliorati. Il lavoro svolto dai medici di famiglia e l’attivazione sempre più ampia del programma Sanità d’iniziativa e del Chronic Care Model ha permesso di ridurre le ospedalizzazioni per patologie croniche.
– La Toscana produce innovazione clinica a livello nazionale ed europeo. Tra le azioni di valore assistenziale e scientifico più significative, si ricorda la strategia adottata nel 2012 per lo screening del tumore della cervice uterina: la Toscana è passata dal Pap test al test Hpv. Questo pone la Toscana all’avanguardia in Italia nell’innovazione e trasferisce in un programma di screening anni di fruttuosa ricerca scientifca, di cui Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione dei tumori) è stato protagonista.
– Il giudizio dei cittadini toscani a dicembre 2012. Nell’ultimo trimestre 2012 il Mes (Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) ha effettuato un’indagine telefonica di soddisfazione della popolazione sui servizi pubblici. Su un totale di circa 2.600 interviste, oltre il 50% dei cittadini è più che soddisfatto del servizio sanitario toscano, che risulta essere il servizio più apprezzato, e solo il 2,6% si dichiara totalmente insoddisfatto.