CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «L’amministrazione castiglionese dovrebbe spiegarci come mai ha cambiato, ad accordi con gli aventi diritto conclusi, i criteri di calcolo per il riscatto del diritto di proprietà delle aree peep, contravvenendo ad un consenso contrattuale scritto e mettendo in grave difficoltà gli interessati». L’onorevole del Pdl Monica Faenzi torna ad attaccare la Giunta Farnetani: «Con la delibera del 7 febbraio 2012 n° 8, infatti, il Comune guidato dal signor Farnetani ha provveduto a triplicare i cirteri per l’esercizio del diritto di riscatto, con notevole danno nei confronti di chi legittimamente aspirava ad esercitarlo. E al contrario del suo collega grossetano Bonifazi (che, avendo una opposizione a cui render conto, non ha potuto fare il bello e il cattivo tempo, ed ha sospeso la delibera simile prodotta dall’amministrazione del capoluogo) il signor Farnetani ha deciso, nonostante le ripetute rimostranze degli interessati, di non provvedere ad alcun ravvedimento di quanto deliberato. Anzi, cosa ancor più grave per un Ente Pubblico, ha esercitato una scelta del tutto inadeguata, proponendo la restituzione di quanto già versato ai legittimati, che non fossero più interessati al riscatto».
«Così facendo – prosegue Faenzi -, la giunta castiglionese ha prodotto una difficoltà di accesso alle categorie “agevolate”, quando invece avrebbe dovuto facilitar loro l’accesso nella trasformazione del diritto, garantendo così un equo ed imparziale trattamento nei confronti di tutti, ed evitando disparità di posizione rispetto a chi aveva già provveduto ed ottenuto il diritto. Molti altri Comuni, in Italia, persino la giunta Bonifazi, hanno scelto di tutelare in primis i propri cittadini, e non le casse comunali, così come indicato dalla Corte dei Conti sulla questione. Signor Farnetani, perchè lei no? E visto che si parla di mancanza di equità e imparzialità, caro signor Farnetani, la informo che la determina relativa allo sconto fatto inspiegabilmente a persone vicino al suo partito sul recupero della ormai famosa imbarcazione affondata, per i dovuti accertamenti, è stata da me inviata in Procura».