di Lorenzo Falconi
SANT’ANDREA – Dalle parole ai fatti, anche se c’è voluto più del dovuto. Una intera comunità aspetta ormai da più di 4 mesi il ripristino di una infrastruttura fondamentale per la viabilità e l’economia della zona. Domani sarà il giorno tanto atteso, perché ,a partire dalle 9, sono in programma i lavori di riparazione sul ponte di Sant’Andrea, crollato a causa dell’alluvione del 12 novembre scorso, quando il fiume Albegna ruppe gli argini nella zona di Marsiliana, causando anche la morte di 3 dipendenti dell’Enel, trascinati via con la loro vettura di servizio dalla furia dell’acqua. All’avvio delle operazioni sarà presente anche il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras.
Proprio Marras fu protagonista di un acceso battibecco durante la protesta del 12 marzo, quando alcuni esponenti del Comitato Il Ponte, non mancarono di far valere le proprie ragioni per il marcato disagio che quotidianamente dovevano affrontare. Nella circostanza fu rimarcato che il ponte era stato dissequestrato a gennaio, ma nel giro di 2 mesi molte promesse erano state disattese. Le indagini in atto, proprio per chiarire ogni aspetto legato al decesso dei dipendenti Enel, secondo le risposte date da Marras, avevano però bloccato ogni tipo di intervento. Adesso c’è il via libera, proprio a ridosso della Pasqua. Una rincorsa contro il tempo che i residenti della zona avrebbero voluto evitare, in quanto proprio il periodo delle vacanze è fonte anche di turismo per la zona. Nell’incontro del 12 marzo fu detto che i lavori di ripristino sarebbero durati pochi giorni. E’ quello che si augurano anche i cittadini di Sant’Andrea, esasperati dalla vicenda, anche se l’incognita sulla tempistica resta attiva, soprattutto per le imminenti festività pasquali.